Regia di Spike Lee vedi scheda film
Spike Lee si cimenta su un terreno per lui inedito, ovverosia quello del film di guerra; parte dalla condizione afroamericana nell'esercito statunitense (e le accuse di razzismo non mancano), ma sviluppa un discorso più ampio attorno alle tematiche tipiche del conflitto: l'odio fra i popoli, l'insensatezza della rappresaglia, la forza d'animo che sorregge (e talvolta rende eroi) le piccole persone comuni, i sentimenti forti che si affollano in queste tesissime situazioni. E proprio un'amicizia che si tramuta in fede incrollabile (come è quella nei miracoli, per citare il finale) diventa il filo rosso che attraversa tutta la pellicola. La storia è romanzata sulla realtà dei fatti storici, nella parte italiana (che comunque prende tre quarti della durata del film) compaiono i nostri Favino, Cervi ed altri ancora; purtroppo la lunghezza di Miracolo a Sant'Anna è eccessiva - due ore e mezzo - e, per l'appunto, la parte 'bellica' risulta un po' troppo corposa e prolissa. Ciononostante Lee sa il fatto suo e ce lo dimostra soprattutto nella costruzione della storia, dall'incipit che incuriosisce lo spettatore fino al finale straziante.
Liberazione italiana, in Toscana nel 1945 un manipolo di americani di colore sta cacciando i nazisti. Che a loro volta si ritorcono come possono contro il popolo locale (l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, appunto). Un bambino italiano molti anni dopo tornerà a far visita al soldato di colore che lo salvò.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta