Regia di Eric-Emmanuel Schmitt vedi scheda film
Sappiamo tutti che la chiave surreale è rischiosa la cienma, la mnao deve essere ferma ma leggera, e la scenggiatura non può permettersi di sgarrare o sbavare. Il cienma francese a preso forza da Amelie, e qui ritenta la carta in maniera determinata e più contaminata,e quindi più rischiosa.
Schmitt ha fatto meglio questa volta che altre, scegleindoa nche il ruolo di regista, al suo debutto e forse ha fatto bene, vista la delicatezza della situazione. Dciamo che ha dalla sua due bravissimi attori come la Frot e Dupontel. Qui diciamo che il regista si abbandona ad un autocritica del mondo da cui proviene messa a confronto con un mondo e realistico sognante. Diciamo che alle volte lascia un po' interdetti l'ampliarsi di certe atmosfere e scenette, che avrbbero un loro scopo, ma qui se na un abuso improprio, insistendo dismisura, almeno per un pubblico che va oltre i confini dei quello francese. Funzionalissima la musica di Piovani mixata con le "follie" canzonettistiche di Josephine Baker.
Uno scrittore va in crisi, quando si trova di fronte ad una realta che gli si sgonfia davanti, meno male che trova una sognatrice intraprendente ed idilliaca
Piovani è aprte integrante della storia
Attore di controno, nhel girotondo della storia
Attore di controno, nhel girotondo della storia
Attore di controno, nhel girotondo della storia
L'editore che gioca quasi duro
L'amica giocosa
La figlia che sa evolversi, dopo una vita passata da riccio autolesionista
Il figlio particolare, perché non apprezzarlo nella sua recitazione al di fuori di ogni stereotipo del genere?
Riesce ad entrare ben nel gioco della storia, e ritirarsi in tempo
Ottimo attorre dal volto, quasi, qualunque ed è forse per questo che lo possimao ancora di più apprezzare enella sua interpretazione
Attrice favolosa, vista in La Voltapagine e mai apprezzata abbastanza
Buon esordio, con qualche riserva
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