Regista tutto da scoprire il francese Jean-Claude Brisseau, attivo dal 1975 prima in televisione e poi al cinema, autore parco e dai film crudeli, praticamente inedito in Italia (lo conoscono in pochissimi solo grazie ai festival). Va quindi salutata con piacere questa distribuzione delle Officine UBU, che mette in circolo da noi una sua opera del 2002, molto celebrata in patria (vinse il France Culture Award per la migliore regia) e successivamente al centro addirittura di un controverso caso giudiziario. Un caso paradossale, tra l’altro, perché Il potere dei sensi (in originale Choses secrètes) racconta di due giovani fanciulle che tentano di uscire dal grigiore dei loro destini attraverso un diabolico piano di mobbing ai danni di due uomini a capo di una grande banca. Quando, a pellicola uscita, una parte del cast, lo denuncerà per aggressione sessuale e truffa. Chi vedrà il film stenterà forse a crederlo, poiché Brisseau - come è sua consuetudine - consuma sesso usando l’hard come leva realistica e specchio del nostro tempo. Facile sottolineare che probabilmente gli è scappata la mano. Anche perché nel film non sono poche le scene forti e spiazzanti, da un incipit che esalta la masturbazione femminile a un finale orgiastico dove sembra di essere finiti sul set del mitico Caligola di Brass-Guccione, passando per varie sequenze lesbo ad altissimo contenuto erotico. Un classico, ammaliante e rigoroso film d’autore che,nella seconda parte, perde un po’ il suo baricentro.
Film girato con un bugdet evidentemente miserrimo. Attori totalmente inespressivi, dialoghi di una banalità imbarazzante, interni anonimi di cartongesso. Erotismo? Prossimo allo zero. La scena finale delle due protagoniste che si incrociano per strada tanti anni dopo è di una ridicolaggine sconcertante.
Una bella scoperta questo Jean-Claude Brisseau, parigino classe 1944, già insegnante di lettere e filosofia al liceo. Choses secrètes è uno dei suoi massimi "successi" che vinse il France Culture Award come regista dell'anno.
Il titolo italiano mette in evidenza, appunto, il potere dei sensi che pervade il film e la vita dei suoi protagonisti (e della vita in generale): la… leggi tutto
La spogliarellista Nathalie (Revel) e la candida barista sandrine (Seyvecou),licenziate dal locale in cui lavorarno,vanno a convivere.Tra le due si crea un rapporto morboso di complicita' che le spinge ad utilizzare il proprio esibizionismo a scopo di carriera.Assunte in una grande banca,prima seducono il capoufficio,poi mirano il figlio del proprietario.La pellicola nella prima parte si… leggi tutto
La spogliarellista Nathalie (Revel) e la candida barista sandrine (Seyvecou),licenziate dal locale in cui lavorarno,vanno a convivere.Tra le due si crea un rapporto morboso di complicita' che le spinge ad utilizzare il proprio esibizionismo a scopo di carriera.Assunte in una grande banca,prima seducono il capoufficio,poi mirano il figlio del proprietario.La pellicola nella prima parte si…
Una bella scoperta questo Jean-Claude Brisseau, parigino classe 1944, già insegnante di lettere e filosofia al liceo. Choses secrètes è uno dei suoi massimi "successi" che vinse il France Culture Award come regista dell'anno.
Il titolo italiano mette in evidenza, appunto, il potere dei sensi che pervade il film e la vita dei suoi protagonisti (e della vita in generale): la…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (1) vedi tutti
Film girato con un bugdet evidentemente miserrimo. Attori totalmente inespressivi, dialoghi di una banalità imbarazzante, interni anonimi di cartongesso. Erotismo? Prossimo allo zero. La scena finale delle due protagoniste che si incrociano per strada tanti anni dopo è di una ridicolaggine sconcertante.
commento di Oss