Regia di Primo Zeglio vedi scheda film
Far west. Jess torna nel paese di origine e, trovandolo in mano alla delinquenza, ne diventa vicesceriffo. Quando Bradshaw, un uomo a cui è legato, viene accusato di essere un assassino, Jess decide di fare luce sulla storia.
Uno spaghetti western piuttosto dozzinale, realizzato in evidente povertà con la solita - per il genere - coproduzione fra Italia e Spagna. Di Josè Mallorquì, iberico abbastanza esperto del filone, la sceneggiatura, alla quale ha collaborato anche Mario Amendola; la storia è l'ennesimo rimpasto di luoghi comuni sul vecchio e selvaggio west: un pistolero arriva in un paese in mano a qualche spietato malvivente e si trova costretto a fare giustizia. Primo Zeglio chiude qui la sua venticinquennale carriera: un quarto di secolo di regie (e un arco di tempo altrettanto esteso di sceneggiature) sempre sguazzando nel cinema alimentare, diciamo di seconda fascia. Killer, adios - noto anche come Winchester uno su mille - non è il primo spaghetti western per Zeglio, che pure non mostra particolari abilità o risorse di fantasia: d'altronde il prodotto è talmente striminzito che sarebbe stato troppo, chiedere di applicarsi ulteriormente. Nel cast brillano i nomi di Peter Lee Lawrence, Marisa Solinas, Rosalba Neri, Eduardo Fajardo, Luis Induni, Armando Calvo, Victor Israel e Nello Pazzafini: un bel gruppetto di assidui frequentatori di questa categoria - inteso nel senso di genere, come di qualità - di cinema; l'azione non manca, ma tutto è davvero confezionato con gran fretta e parsimonia di mezzi. 2/10.
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