Regia di Marc Forster vedi scheda film
Ma siamo sicuri che il protagonista di “Quantum of Solace” sia Bond, James Bond? Non sarà piuttosto Bourne, Jason Bourne? Perchè a vedere questo nuovo episodio, sembra proprio che anche l’agente segreto al servizio di Sua Maestà abbia perso la sua (vecchia) identita’ ! Troppo obsoleta? Oramai evidentemente non è piu’ tempo di agenti affascinanti (Sean Connery), autoironici (Roger Moore) ed eleganti (Pierce Brosnan). Le missioni non si risolvono più con le armi della seduzione. E non c'è più neanche alcuna traccia di tutti quei piccoli diabolici marchingegni che il "Nostro" usava per "uscire" da qualsiasi situazione. E che tanto in passato avevano colpito la fantasia degli (ingenui) spettatori. Cio’ che conta oramai è solo l’azione. Quindi via a tutta velocità, con inseguimenti di tutti i tipi (ma risultano vibranti solo quelli iniziali in quel di Siena) e le solite assordanti e ripetitive esplosioni. Il rude, massiccio e imperturbabile (in questo episodio sin troppo) Daniel Craig, è l’uomo giusto per questo “nuovo” Bond, come già il precedente e molto meglio riuscito "Casino Royale" aveva dimostrato. Ma tutto è già visto. Tutto è scontato e risaputo. La vena romantica del film, con il nostro eroe furioso per la perdita della sua amata, è purtroppo solo debolmente accennata. Regia (Marc Foster si dimostra molto meno adatto al compito del predecessore Martin Campbell) e soggetto (a cui ha messo mano anche Paul Haggis) non regalano che una gran bella sequenza: quella in Austria al Teatro dell'Opera durante la rappresentazione della Tosca. Per il resto nessuna sopresa: se non quella di vedere comparire all'improvviso Lucrezia Lante della Rovere nelle vesti, si fa per dire, della moglie di Mathis/Giancarlo Giannini: un momento involontariamente trash e coatto degno di comparire a breve tra le scelte "weird" del mese ! Voto: 6 **1/2
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