Regia di Timur Bekmambetov vedi scheda film
L' esordio statunitense di Timur Bekmambetov è un action movie di nuova generazione con grande cast e decisamente poca anima. La trama, del resto, non offre molti spunti per sviluppare altro che non siano scenette di sparatorie od inseguimenti nemmeno troppo avvincenti. Wesley è il classico tipo qualunque vessato da una ragazza che lo tradisce con il suo migliore amico e da un lavoro che detesta e lo deprime. La sua esistenza sembra destinata alla mediocrità ma, all' improvviso, il giovane viene reclutato da una fantomatica confraternità di giustizieri affinchè proprio lui possa vendicare la morte di un padre mai conosciuto ma anche lui appartenente a suddetta società segreta. Impossibile rinunciare ad un' offerta così allettante ed ecco che parte il canonico addestramento che porterà il timido e represso impiegato a diventare una macchina per uccidere e che, al momento giusto, gli permetterà di sopravvivere ad un prevedibile capovolgimento di fronte che lo vedrà solo contro tutti. Un canovaccio piuttosto trito, arricchito da pochissime intuizioni e decine di "tamarrate" come non se ne vedevano da tempo (la tastiera del computer che, frantumata sulla faccia di un malcapitato, dissemina i tasti nell' aria sino a formare la scritta FUCK YOU è degna dei peggiori fratelli Wayans). Vittima di un ritmo martoriato dall' eccessivo utilizzo di rallenty, fermo immagini ed accellerazioni, "Wanted" è vittima della sua stessa (sterile) ambizione di voler sorprendere a tutti i costi, talmente volta allo strafare che spesso precipita miseramente nel ridicolo. Paradossalmente, la parte più interessante della pellicola sta nella metamorfosi interiore del protagonista che trova in James McAvoy un interprete solo parzialmente azzeccato : perfetto nella prima parte incredulo e vulnerabile, decisamente meno convincente nei panni dell' action man implacabile. Scelta imperfetta che si ripercuote più o meno su tutto il cast che limita la presenza di Freeman e Stamp a micro caratterizzazioni di mestiere e spreca l' esplosivo potenziale erotico della Jolie riducendone il personaggio ad una squallida macchietta con due battute messe in croce. Il resto è normale routine da videoclip : montaggio adrenalinico, effetti speciali a manetta, fotografia patinata, colonna sonora di finta tendenza e contenuti zero. Diciamo che i suoi 110 minuti di durata, non reggerebbero il confronto con neppure 10 secondi di una qualsiasi sparatoria messa in scena da Mann o Woo.
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