Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film
Fratello e sorella, uniti da un rapporto velatamente incestuoso, se ne stanno in casa tutto il tempo e dopo la morte della madre vanno a vivere in una villona decadente ereditata dal marito della ragazza (defunto a sua volta, in un incidente stradale), estraniandosi sempre più dal mondo: a quel punto l’unico problema sarebbe come sbarazzarsi di un’amica di lei, che si è innamorata di lui. Parodia (involontaria, beninteso) di una storia di amour fou messa in scena da un branco di deficienti dalla psicologia bambinesca, in un pastrocchio indifendibile che non arriva neanche alla dignità del teatro filmato e che non c’entra nulla con l’immaginario di Melville. La voce narrante (di Cocteau) è verbosa, la colonna sonora assordante.
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