Regia di Gavin O'Connor vedi scheda film
Onesto poliziesco. Ho gradito il fatto che questo film abbia mostrato i personaggi come esseri umani, nel loro contesto, insieme alle proprie famiglie. In apparenza, infatti, potrebbe erroneamente sembrare solo una superficiale indagine sulla corruzione. Gli esempi analoghi in questo senso si sprecano. Ma ad esso si combinano, invece, i forti temi morali derivanti da seri problemi familiari. E il tutto sfocia in un risultato che non era scontato riuscisse ad essere coerente.
Sicuramente uno dei pregi di Pride and Glory è il cast stellare che è stato in grado di riunire. Se vi fossero stati nomi diversi, magari meno famosi, temo avrebbe stentato nel riuscire a farsi notare. Perché temi analoghi sono già stati affrontati infinite volte in numerose opere e, forse, ciò che davvero distingue questa dalle altre è l'indovinata scelta nell'associazione del volto giusto per ciascun protagonista. Edward Norton svolge un ruolo memorabile e incredibile, come sempre del resto, un vero pilastro portante. Anche Jon Voight e Noah Emmerich si confermano in ottima forma. Persino Colin Farrell, attore che finora non ho mai stimato, è convincente.
L'azione c'è, ma non domina, non è mai sopra le righe. La storia è intrigante, realistica e credibile, pur con qualche scena ridicolmente inopportuna, per fortuna in numero limitato e che dunque non sminuisce la qualità complessiva del film. Ha un discreto ritmo: anche se potrebbe forse dare l'impressione di essere un po' troppo lungo e di trascinarsi in qualche facile luogo comune, la prestazione degli interpreti coinvolti compenserà con successo questi possibili difetti e il coinvolgimento, dunque, non ne risentirà affatto. Probabilmente ad alcuni non piacerà, visto che è alquanto angoscioso, deprimente e a tratti violento; ma del resto, se riusciamo a tollerare la natura morbosa di questo nostro mondo...
Tutti i personaggi principali sono ben scritti. Nessuno è semplicemente buono o cattivo. Invece, la maggior parte di loro ha tutte le tonalità di grigio. Ciò che li lega è la lealtà verso gli uomini con cui lavorano e, nel caso dei fratelli, la loro ancor più forte lealtà nei confronti della famiglia.
E sarà questo legame a rendere il film speciale, migliore di quanto potessi immaginare. Un film molto buono, di certo meritevole di essere guardato.
New York. Quattro poliziotti vengono uccisi in un agguato durante le indagini sul traffico di droga. Il capo dei detective di Manhattan, Francis Tierney Senior, decide di affidare il caso a suo figlio, il detective Ray Tierney. Ma quando tutte le prove sembrano condurre alla colpevolezza di persone di cui non avrebbe mai dubitato, suo fratello Francis Jr e suo cognato Jimmy Egan, anche loro poliziotti, Ray si troverà di fronte a uno spinoso dilemma di natura etica: scegliere tra la lealtà che lo lega alla famiglia e la fedeltà verso il dipartimento di polizia.
Discreto lavoro per Mark Isham. Le sue musiche accompagnano le immagini con apprezzabile efficacia.
A me è piaciuto così. Ha soddisfatto pienamente le mie aspettative. Non è necessario che tutti i film siano dei capolavori.
L'impegno c'è e si vede. Una buona caratterizzazione per Jimmy Egan.
Altra magistrale dimostrazione di talento, soprattutto per i film drammatici. Ottimo e intenso Ray Tierney.
Francis Tierney Sr. è uno dei suoi personaggi più classici. Non poteva non riuscirgli alla perfezione.
Bravo. Anche per lui Francis Tierney Jr. rappresenta un ruolo tipico.
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