Regia di Luca Lucini vedi scheda film
Lo chiamano "cinema medio" ma, francamente, "mediocre" sarebbe più calzante: da qualche anno in Italia assistiamo ad un continuo sfornar di commediole leggere e dal sapore "televisivo", che puntano su sceneggiature semplici e su tematiche largamente condivise per sfruttare una facile immedesimazione di un pubblico cresciuto a pane, fiction e comici tv. "Amore, bugie e calcetto" appartiene a questo fecondo filone e non propone nulla di nuovo rispetto a temi già ampiamente sviscerati: amore e difficoltà di coppia, figli e difficoltà di essere genitori, età che avanza e difficoltà di dire addio alla propria (interminabile) adolescenza, imprenditoria e difficoltà economiche... la solita roba, il solito piagnisteo di una società ripiegata su se stessa alla contemplazione del proprio ombelico e alla cura del proprio orticello, le solite facili soluzioni all'amatriciana, con il torneo di calcetto tra amici a disegnare una risibile metafora della prova iniziatica per diventare persone migliori. Il film di Lucini (regista elegante ma senza grandi guizzi) , rispetto a opere simili e ben più deplorevoli, perlomeno dalla sua ha un certo ottimismo buonista che, tutto sommato, risulta piacevolmente contagioso (le polemiche sul contenuto antiabortista del film mi sembrano pretestuose: che male c'è nello schierarsi a favore della scelta di tenere un bambino?). Anche il cast, nella media del genere, se la cava dignitosamente ma i pregi della pellicola mi sembra si fermino qui: "Amore bugie e calcetto" non è nemmeno brutto, è semplicemente inutile, un filmetto come tanti, usa e getta, perfetto per un'italietta che, da qualche anno, ha deciso di volare bassissimo e non guardare mai oltre il recinto di casa. Ridateci i grandi temi, ridateci un po' di cinema con i controco....ni: voto mediocre.
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