Regia di Barry Levinson vedi scheda film
Film decisamente incompleto, o comunque non riuscito (e certamente indefinibile nel genere). L’intento è di svelare i retroscena del dorato (ma mica tanto ad uno sguardo più ravvicinato) mondo della celluloide (ethan) chiamando a raccolta un pezzo importante dello star system hollywoodiano (che, in effetti, si presta all’operazione in maniera certamente autoironica; emmepi8), sul presupposto che dev’essere Hollywood a giudicare Hollywood (per dare più credibilità alla satira).
Ma il problema è che la storia del produttore cinematografico Ben (R.De Niro) - anello di raccordo tra la post-produzione del film del tormentato Burnell (M.Wincott) e la pre-produzione del film del burbero B.Willis (ma anche instancabile trottola tra un ex-casa e l’altra, tra un letto e l’altro…) - non appassiona mai, non cattura lo spettatore (slim spaccabecco) che ben altro si aspettava da cotanta esibizione di pezzi da 90 (uno specchietto per le allodole, purtroppo).
E allora Disastro a Hollywood è uno di quei film da relegare - come il protagonista - in 2°fila, in una posizione defilata, nell’angolino di sinistra, vicino alla lettera “P”…(“P” come: post it per il futuro: cambia canale).
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