Regia di Carmine Amoroso vedi scheda film
Amoroso ci ritenta e come regista a distanza di circca dieci anni e ci riesce in pieno; fa dimenticare la storia incolore e artificiosa dell'esordio; si accompagna con lo sceneggiatorre Filippo Ascione e compone una storia che si distacca abbastanza da quelle che sono le aspettative su un tema come questo.
Basso costo, ma nessuno se ne accorge e qui sta la bravura del regista che sa sfruttare tutto al massimo. Ottima direzione degli attori; punto di vista più che originale, insomma un bel film , magari poco visto per colpa di una distribuzione a dir poco miope, e malgradro la vetrina al festival di Roma.
Spicca in pieno l'intepretazione di Luca Lionello, attore che dovrebbe avere più occasioni, vista la statura, da non trascura il volto del ballerino Eduard Gabia
Ragguardaveole l'inserimetno delle poche frasi di Berlusconi e del Papa, che bastano, ed oggi in particolare, ad inquadrare la situazione politica e non solo.
Ioan ha vissuta la sua infanzia dramamticamente dlala caduta del regime in Romania, a traino di un amico raggiounge l'Italia e cerca di vivere la sua vita tenendo conto delle sue scelte morali
Il ruolo in partecipazione del padre
Diciamo la prima (sono un suo ammiratore comunque!!) interpretazione al cinema che la salva dal suo personaggio che ce la fa apprezzare in altre situazioni
Volto che fa molto per il suo personaggio
Presenza importante, peccato che il cinema l'abbia messa nel cantuccio, con il suo volto più che cinematografico
Davvero bravo, figlio di tanto padre, questi sono i veri figli d'arte!!!
Bella prova. da una sua idea di scrittura, un occhio interessante su una situzione scottante
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