Regia di Sergio Citti vedi scheda film
Lo premetto subito, il mio giudizio è viziato. Ho visto solo due episodi (L'amore cieco e Sant'Analfabeta) per cui posso giudicare sicuramente conoscendo due degli episodi più belli e significativi ma senza avere una visione d'insieme completa. Ho reputato comunque giusto scrivere qualcosa avendo riconosciuto in quest'opera i soliti pregi e difetti dell'opera di Citti. I difetti sono legati al suo ancoraggio perenne alla figura di Pasolini ed al suo cinema dal quale fino all'ultimo Citti non si affrancherà (se per scelta o per limiti suoi, poco cambia), nel ricorso ad effetti speciali spesso ingenui e poco efficaci e nel suo indugiare forse troppo su certe figure, certi siparietti, certa retorica. D'altro canto però è giusto tributare i meriti dovuti ad un'opera che per la sua estensione e varietà di temi trattati ha comunque una struttura solida e interessante, i suoi momenti di poesia e di divertimento ed un cast che da solo è sufficiente ad attirare la curiosità di chiunque. Riguardo ai due episodi visti posso citare un Nuti piacevole (nonostante non sia mai stato sulle mie corde) ed un Villaggio inaspettatamente grandioso che pur restando ancorato ai cliché fantozziani regala uno spezzone drammatico (la telefonata tra le lacrime) dall'impatto devastante. Come nota bene poi, c'è da segnalare anche la presenza della bellissima Lara Naszinski (alias Lamberti) che mostra ancora una volta la bontà del DNA dei Kinski.
Molto bella, per quanto a tratti sia disturbante l'innesto di sonorità moderne su linee melodiche che richiamano temi d'altri tempi.
Straordinario.
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