Regia di Franco Battiato vedi scheda film
Inconsistente filmino casalingo di un cantante con aspirazioni a guru. Se la presunzione è limitata dall'assenza di Battiato in prima persona nella pellicola, comunque la pesantezza dei dialoghi ed un gusto mediocre per la ricerca dello strano, del senza motivo, dello spiazzante (fra Ghezzi e Bunuel, giustamente citati, e anche qualcosa di Lynch) la dicono lunga sulle intenzioni 'didattiche'. Francamente inutile.
In una villetta dispersa nei boschi, un gruppetto di intellettualoidi spara a zero sentenze certe sui massimi sistemi; senza alcun pudore si discetta di Dio, della ragioni dell'esistenza, del destino ultraterreno. Poi arrivano quattro ragazzotte modaiole emoabbestia e cantano una canzoncina.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta