Diecimila soldati egiziani vengono annientati dai ribelli sudanesi che fanno capo a Mandhi e questi, proclamatosi profeta, scatena la guerra santa. A Londra, il primo ministro Gladstone invia a Khartoum il colonnello Stewart e il generale Charles Gordon. Si dà il via a inutili tentativi di trattative e di alleanze, e a un'eroica difesa della città, ma i rinforzi giungono quando essa è ormai caduta in mano ai ribelli. Il film vale più per la sua spettacolarità che non come ritratto psicologico del suo protagonista e delle figure minori. Gli interpreti sono un po' sacrificati.
Unico kolossal diretto da B. Dearden, non del tutto a suo agio. Con un suo indiscutibile interesse storico, perde però il confronto con "Lawrence d'Arabia". Paga un'eccessiva verbosità, che rende la narrazione a tratti prolissa, e un pizzico di retorica, specialmente nella lettura troppo celebrativa del protagonista.
Con una certa dose di miopia e pregiudizio, più d'uno è tentato di ricondurre queste pellicole di guerra a scopi propagandistici e giustificazionisti, ignorando la grandezza e la magnificenza che è sotto i loro occhi. L'ardore critico li consuma, quel volere a tutti i costi cercare il pelo nell'uovo anche dove non c'è. I fatti: la città di Khartoum e… leggi tutto
Avverto che questa sarà una critica prettamente politica della pellicola!
Il famoso critico cinematografico David Thomson descrive così il regista di Khartoum :"Dearden's films are decent, empty and plodding (...) a fair representative of the British preference for bureaucratic cinema. It stands for the underlining of obvious."
Ed è proprio questo il… leggi tutto
Con una certa dose di miopia e pregiudizio, più d'uno è tentato di ricondurre queste pellicole di guerra a scopi propagandistici e giustificazionisti, ignorando la grandezza e la magnificenza che è sotto i loro occhi. L'ardore critico li consuma, quel volere a tutti i costi cercare il pelo nell'uovo anche dove non c'è. I fatti: la città di Khartoum e…
Avverto che questa sarà una critica prettamente politica della pellicola!
Il famoso critico cinematografico David Thomson descrive così il regista di Khartoum :"Dearden's films are decent, empty and plodding (...) a fair representative of the British preference for bureaucratic cinema. It stands for the underlining of obvious."
Ed è proprio questo il…
Un film con un buon ritmo: non mostra affatto i suoi 40 anni. Illustra bene, con tutti i limiti del caso, la situazione del Sudan negli anni '80 del secolo XIX. A ben guardare vi sono anche dei temi di stretta attualità: il tema del fondamentalismo islamico e dello 'scontro' con la civiltà occidentale. Inoltre la presenza di due 'monumenti' come L. Olivier e C. Heston non possono che invitare…
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Commenti (2) vedi tutti
Unico kolossal diretto da B. Dearden, non del tutto a suo agio. Con un suo indiscutibile interesse storico, perde però il confronto con "Lawrence d'Arabia". Paga un'eccessiva verbosità, che rende la narrazione a tratti prolissa, e un pizzico di retorica, specialmente nella lettura troppo celebrativa del protagonista.
commento di degoffroRicostruzione grandiosa che si avvale di due mostri della recitazione.
leggi la recensione completa di giansnow89