Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
" Nessuno è riuscito a tenere insieme una band per così tanto tempo. Non me lo sarei nemmeno sognato, ma ora è diventata una sfida. Finché ci sarà benzina, devo seguire questa cosa fino in fondo ".( Keith Richards )
Chi apprezza Scorsese, conosce la sua passione per il rock e il blues in generale e i Rolling Stones in particolare. Il regista appare infatti emozionato e preoccupato, non conosce la scaletta del concerto e non vuole sbagliare le inquadrature, vuole riprendere il suo oscuro oggetto del desiderio e farci entrare come spettatori nel Beacon Theatre a ballare con Keith, Mick, Ron e Charlie. I concerti furono due ma aldilà del fatto che quello che vediamo è soprattutto il secondo, sono rispettati i tempi tra una canzone e l'altra, dove intervengono a volte immagini di repertorio che riempiono i tempi morti in maniera azzeccata. Il resto è mito, leggenda vivente , Jagger dimostra di essere una bestia da palco con pochissimi paragoni nella storia del rock, Richards porta in faccia tutte le malefatte anche quella di aver scritto solo qualche decina di riff essenziali per capire la musica, continuando a fumarne una dopo l'altra e a gettare plettri nel pubblico, Wood "il nuovo dal 75" che riesce a capire le intenzioni di Keith e a seguirlo e infine Watts il gentiluomo che le ha viste tutte dalla posizione privilegiata del batterista. Il gruppo godardianamente artistico e diabolicamente pericoloso, non esiste più, da tempo il pubblico dei loro concerti non crea problemi, per fortuna si limita a cantare e a divertirsi. Loro possono ora esibirsi per Clinton e signora, possono cantare con Cristina Aguilera senza apparire ridicoli, quando comincia il loro rito pagano il mondo smette di girare e si ferma ad ascoltarli. La musica ha bisogno della loro esistenza sperando in un altro essenziale riff di Richards ed essendo convinti del fatto che quando non ci saranno più il rock continuerà a vivere ma sarà messo veramente male.
" Anche se non ti piace il rock'n' roll , a Shine a Light puoi togliere il sonoro e vedere come interagiscono tra loro, i movimenti dei corpi e degli strumenti, la danza dei tagli. In questo modo io e David ( tedeschi il montatore )speravamo di fare puro cinema. Cioè un pezzo di musica. " ( Martin scorsese)
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