Regia di J.J. Abrams vedi scheda film
Uno Star Trek più improntato all'azione e meno alla riflessione rispetto all'originale, in ogni caso non banale.
Dello Star Trek di Abrams e suoi amici sceneggiatori ho già scritto nella recente modifica alla mia recensione che avevo a suo tempo fatto di Into Darkness. Del primo film in particolare posso dire che merita la visione, sia perché è un film di buon intrattenimento, sia per analizzarne pregi e difetti rispetto allo Star Trek "classico", soprattutto quello televisivo. Merito di Abrams è stato di aver rilanciato la saga ampliando la schiera di spettatori con un film di gran ritmo e buona regia, ottimo a livello visivo. Risulta tuttavia piuttosto chiaro che gli autori poco rispetto hanno avuto per i contenuti dell'originale Star Trek televisivo, innovativo e maturo nell'introdurre tematiche adulte in un periodo in cui la fantascienza in TV e sovente anche al cinema era abbastanza infantile, Il pianeta delle scimmie e 2001: Odissea nello spazio sarebbero arrivati al cinema da lì a poco. Sta soprattutto qua il difetto dei film di Abrams, Star Trek diventa più godibile per i non appassionati perché preme sull'acceleratore dell'azione e del dialogo svelto, ma perde in consistenza intellettuale, fa pensare di meno e diventa un po' meno Star Trek. In fondo un film come Interstellar, al di là del giudizio che ognuno può darne, dimostra che si può fondere la spettacolarità con una maggiore profondità dei contenuti.
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