Regia di J.J. Abrams vedi scheda film
Spock e Kirk, una vecchia storia: logica e istinto che si completano, per garantire la pace nella Federazione Spaziale. A bordo della leggendaria USS Enterprise, set della serie Tv che dal 1966 ha alimentato l’immaginario fantafreak d’ogni dove. Nella versione di J.J. Abrams i nuovi protagonisti sono i rispettivi figli del capitano (Chris Pine) e del suo prezioso consigliere vulcaniano (Zachary Quinto). A conferma che il Kirk (padre) era dedicato all’Enterprise come una madre a un figlio, in montaggio alternato vediamo lui dare ordine di espellere le navicelle con l’equipaggio, e la moglie (quella vera) mettere al mondo l’audace, intrepido James Tiberius, che si ritroverà spesso in bilico su un precipizio. L’azione parte con la morte del “vecchio” Kirk, che sacrifica se stesso per salvare i suoi uomini, e prosegue con la nota corsa edipica a superare il padre, qui combattendo Nero (Eric Bana), Signore di Romulus. S’intravede un pizzico di Spielberg & Lucas in questo aggiornamento divertente e spettacolarmente effettoso della saga di Roddenberry. Ma anche un rimando a Lost: sorprendersi, nella difficoltà, delle risorse proprie e altrui. Spock prova – eccome! – sentimenti (anche, curioso, per la bella Uhura). Che l’ultima frontiera sia la polisessualità?
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