Regia di Russell Mulcahy vedi scheda film
Biopic sulla vita del campione di nuoto australiano Tony Fingleton
"Una bracciata per la vittoria "è un biopic, tratto dall’autobiografia del campione di nuoto australiano Tony Fingleton, che ha anche contribuito alla sceneggiatura. Siamo negli anni Cinquanta e Tony è un giovane appartenente ad una numerosa e poverissima famiglia, il cui padre Harold è un ex giocatore di football americano di dubbio valore, un operaio che lavora poco ,ma in compenso prende tante bastonate dalla polizia e tante umiliazioni dai padroni, durante gli scioperi ,in buona sostanza un fallito alcolizzato , che passa la maggior parte del tempo in birreria ad ubriacarsi,mentre la mamma è una vittima,di un marito inconcludente e disamorato.Gli episodi di violenza perpetrati da Harold contro la moglie sono ripetuti e sempre più cruenti,ma vengono giustificati e perdonati sistematicamente,da una donna remissiva,che valuta il carattere "burbero" del coniuge,come un "effetto" inevitabile di un'infanzia burrascosa, Harold fu costretto da piccolo ad assistere al mesto andirivieni, nella sua casa, di uomini, che venivano a consumare rapporti sessuali, con la madre, che pur di far sopravvivere la famiglia, rimasta senza risorse, si piegava a prostituirsi. Tony e il fratello John,in particolare, si sforzano in tutti i modi di fare breccia nel cuore del papà, che invece non ha riguardi e attenzioni , né per la moglie, né per i figli. Tuttavia per puro caso, accompagnandoli ad una piscina locale, che frequentano gratuitamente, scopre che possiedono un indubbio talento per il nuoto. Intravede soprattutto per John un grande futuro, in questa disciplina. Li spinge allora a sottoporsi ad allenamenti durissimi, mettendoli sempre in feroce competizione, ne diventa manager e allenatore. I successi e le vittorie di Tony, però non bastano a fare colpo su Harold, che ha occhi solo per John, fratello maggiore, il quale invece tentenna. Eppure malgrado e anzi forse proprio a causa di questa indifferenza, la parabola vincente del giovane Tony diventa inarrestabile, anche se tormentata e punteggiata,da un rapporto doloroso, con un genitore che invece di apprezzarlo e incoraggiarlo, si rammarica che al suo posto non ci sia John. Ma Tony persiste e continua a vincere giungendo alle olimpiadi dove trionfa, fino a quando deciderà di accettare l’offerta di una borsa di studi ad Harvard, cambiando completamente vita.
Dalle didascalie, che si leggono alla fine del film, apprendiamo che i coniugi Fingleton si separaroro anche se rimasero “amici” e che Tony Fingleton si è sposato e ha due figli.
La storia è narrata con un certo mestiere, le gare acquatiche sono avvincenti e Rush è bravissimo nel ruolo dello scostante e sgradevole padre di Tony, tuttavia la sceneggiatura pur densa in taluni momenti, non indaga i motivi dell’avversione di Harold per il figlio Tony, che restano per noi spettatori un bel mistero.
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