Regia di Jake Kasdan vedi scheda film
Parodia dei biopic musicali che furoreggiano a Hollywood, Walk Hard è uno dei più inattesi flop americani dello scorso anno. Costato 35 milioni di dollari ne ha incassati solo 18, nonostante uno sceneggiatore baciato dalla fortuna come Judd Apatow, un protagonista stimato quale John C. Reilly, e varie star disposte a concedersi in un cameo. Tra queste spicca Jack Black nelle vesti nientemeno che di Paul McCartney, mentre appaiono, nei panni di loro stessi: Eddie Vedder, Jewel, Lyle Lovett e Ghostface Killah. Ai teenager americani, consueti fruitori di questo tipo di parodie, non è però bastato. La vicenda dell’immaginario Dewey Cox attraversa i luoghi più comuni del cinema biografico musicale e riprende la struttura di Walk the Line, ma non risparmia stoccate a Ray, Io non sono qui e persino a Yellow Submarine. Vengono dileggiati i passaggi più usurati e banali, come l’improvviso riconoscimento del talento dell’artista, il percorso di rivalsa, la moglie possessiva e lo sprofondare nella droga, ma Walk Hard incappa in alcuni dei difetti più tipici degli stessi film che sbeffeggia: manca di ritmo e si dilunga non poco. Peccati mortali per un film che si vorrebbe comico.
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