Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Su un fatto tragico e terribile, il cui epilogo (11 settembre 1599) si ebbe appena cinque mesi prima del rogo di Giordano Bruno (17 febbraio 1600), Fulci realizza uno dei suoi film migliori, per cura formale, ambizioni, cast e coerenza narrativa. La vicenda originale, peraltro, offre al regista la possibilità di accennare due tra gli argomenti che caratterizzeranno il suo cinema soprattutto negli anni Settanta e Ottanta: nel tragico caso che coinvolse la nobile famiglia dei Cenci, infatti, non mancarono sangue e sesso, anche prima e dopo il brutale omicidio che ebbe come vittima il conte Francesco Cenci, per parte sua uomo di nessuno scrupolo morale, violento con i nemici e con i familiari. Ma con altrettanta violenza rispose agli assassini la Chiesa, che condannò a morte mandanti ed esecutori dell'omicidio, con un sovrappiù di sadismo nei confronti del primogenito dei Cenci, che anziché alla decapitazione fu condannato ad essere attanagliato e squartato. 6½
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