Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Romanzone in costume, questo Beatrice Cenci segnala la versatilità del regista Fulci, che di capolavori al nostro cinema non ne ha dati, ma si è sempre cavato da ogni impiccio (vedi i film con Ciccio e Franco, grandissima coppia ma certo mai impiegata in lavori di alto livello) con dignità. Buono l'impegno adottato per la ricostruzione storica, con scenografie di Umberto Turco e costumi di Mario Giorsi; la storia è vera, tragica e maledetta ed in sceneggiatura troviamo, accanto al nome del regista, una sorpresa: Roberto Gianviti, solitamente autore per film con Totò, Tognazzi e Vianello e ancora Ciccio e Franco. Ma un'altra nota curiosa è presente nel cast: accanto ai bravi protagonisti, Milian, La Russa, Casagrande e Wilson, c'è un ruolo di contorno per Umberto D'Orsi, doppiato (cosa rara), noto per le sue parti da caratterista in lavori pressochè esclusivamente comici. Considerata poi la scioltezza della narrazione, non si può negare la sufficienza a questo Beatrice Cenci; particolarità segnalata da Wikipedia: questo di Fulci è il sesto film con identico titolo sulle vicende della Cenci; tutti italiani, gli altri cinque vennero realizzati fra il 1909 ed il 1956 (fra i quali una regia di Freda e una di Brignone). 6/10.
Nobile cinquecentesco, Francesco Cenci sfoga la propria malvagità sul prossimo ed in particolare sui figli. Ad avere la peggio è la giovane Beatrice, segregata e ripetutamente violentata. La ragazza quindi assolda un servo per uccidere il padre; l'omicidio si compie, ma Beatrice verrà scoperta...
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