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Tutta la vita davanti

Regia di Paolo Virzì vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tutta la vita davanti

di Donapinto
8 stelle

Il livornese Paolo Virzi', e' uno di quei pochi registi italiani che conosce perfettamente la quotidianeita', i problemi, i vizi e le abitudini dell'italiano medio e le sa raccontare nelle sue spesso irriverenti commedie. Con TUTTA LA VITA DAVANTI affronta l'ormai gravoso tema dei giovani che si affacciano sul mondo del lavoro nel nostro paese, il che significa una parola sola, PRECARIATO. Si ispira a un romanzo-verita' e autobiografico di Michela Murgia, qui autrice anche del soggetto. Si racconta di Marta (Isabella Ragonese), una bella ragazza siciliana appena uscita dell'universita' di Roma con una laurea in filosofia ottenuta col massimo dei voti. Come al solito non arriva alcuna proposta di lavoro pertinente con i suoi preziosi studi e non trova di meglio di un impiego da telefonista in un call-center della Multiple Italia, un'azienda che mette in vendita una sorta di costoso robottino tuttofare da cucina. Il suo compito e' quello di fissare il maggior numero di appuntamenti per delle dimostrazioni a domicilio fatte da giovani e inesperti venditori. In breve tempo grazie al suo bagaglio culturale e a una naturale predisposizione a porsi positivamente con la gente, Marta diventerà la numero uno nel settore, divenendo a breve la cocca della responsabile del call-center Daniela (Sabrina Ferilli) e del patron dell'azienda Claudio (Massimo Ghini). L'azienda descritta da Virzi' e' quanto di peggio si possa trovare nel mondo del lavoro, dando l'impressione a prima vista di un'azienda "famigliare", in realta' falsa, dispotica e odiosamente paternalista, dove i dipendenti subiscono sistematicamente mobbing, ricatti e lavaggi del cervello. Virzi' tira frecciate a destra e a manca, senza risparmiare l'istituzione dei sindacati, sempre piu' deboli e assenti, rappresentati dalla figura di Giorgio Conforti (Valerio Mastrandrea), per il quale Marta comincia a provare, ricambiata, un sentimento profondo. Purtroppo Giorgio si perde dietro a Sonia (Micaela Ramazzotti) una ragazza madre sgallettata e collega di Marta, con la quale divide l'appartamento. Si scoprira' anche che l'inaffidabile Giorgio e' sposato e padre di un bambino. Il film e' narrato con i solti toni agro-dolci cari al regista, ora divertenti, ora commoventi, ma sempre in grado di far riflettere. Il meglio lo danno gli attori e i relativi personaggi che interpretano. Se Sabrina Ferilli e' forse piu' volenterosa che brava, gli altri sono invece perfetti: Lucio (Elio Germano) e' un giovane venditore apparentemente sicuro di se', in realta' e' un ragazzo estremamente fragile e facilmente influenzabile, uno dei tanti in cerca di autostima e che in un momento di frustrazione arriva a rubare la magra pensione di un'anziana potenziale cliente. Marta e' una ragazza coltissima e intelligente, che viene catapultata in un mondo di cui  probabilmente non sospettava neanche l'esistenza. Allo spaesamento iniziale, prende presto piede un istinto di sopravvivenza, riuscendo a fare parte di quel mondo, senza pero' farsi contaminare. Mentre si reca al lavoro a bordo del bus di linea insieme alle sue colleghe, queste ultime sanno solo parlare di reality show e frivolezze del genere, argomenti di cui lei e' totalmente "ignorante", eppure riesce a prendere da tutto cio' un elegante e ironico distacco senza passare per un'asociale. La Sonia interpretata da Micaela Ramazzotti e' una ragazza molto appetibile e buona di cuore, ma estremamente ignorante e immatura, tenendo conto che deve crescere anche una figlia piccola. Ma il migliore di tutti resta Claudio interpretato da Massimo Ghini. Claudio e' l'indiscusso Number One dell'azienda, un mito inarrivabile per i giovanissimi e ingenui venditori della Multiple Italia. Rappresenta una sorta di divinita' per loro, tanto da mettersi quasi in fila per potergli stringere la mano. All'ingresso del suo ufficio campeggia sul muro una scritta a caratteri cubitali "Claudio e' sempre un'onore lavorare con te'". In realta' Claudio e' un uomo sulla cinquantina con una salute non propriamente di ferro, con una ex- moglie che non vuole invecchiare e che si e' portata nella villa del suo ex-marito il suo toy-boy, villa a cui Claudio non si puo' neanche avvicinare. Ha una figlia adolescente che piange perche' vuole rifarsi il seno, e un figlio piu' piccolo che rifiuta persino di dare un bacio a suo padre. Tutto cio' fa di Claudio un'uomo estremamente debole e fragile, che si e' costruito una esile corazza per sopravvivere a una societa' sempre piu' cannibalistica. Ma la cosa piu' triste e' che soggetti del genere esistono veramente. Parola.         Voto8

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