Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Buon film. Virzì regista sensibile e attento, ci regala ancora una volta, una bella pellicola
Paolo Virzì è un brillante regista, attento osservatore e narratore della reltà che ci circonda. In questo film ci racconta con grande maestria e con mano leggera, la vita che pesumibilmente si svolge nei call-center. La penuria di lavoro nel nostro paese, ha dato a questo istituto una valenza notevole, pare che ormai sia l'unico sbocco lavorativo per i nostri giovani. Ciò ha determinato, soprattutto in questi ambiti,inevitabimente una grande competizione, un'ambizione sfrenata, che rende questi operatori aridi, avidi e disposti a tutto pur di procurarsi clienti. Le tecniche di persuasione adoperate, sono tanto fantasiose quanto immorali.Il film forza un po la mano, dandogli una fisionomia a tratti grottesca.La danza maori che Sabrina Ferilli impone ai suoi sottoposti, per gasarli a inizio giornata, è francamente esagerata , ma rende l'idea di come questa "maledizione" sia entrata nelle nostre vite. Anche la tragica conclusione è decisamente estrema ,tuttavia il film è piacevole e ben fatto e ancora una volta Virzì ci regala una buona pellicola
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