Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
“Tutta la vita davanti” è un film di Paolo Virzì che ispeziona la precarietà lavorativa moderna a cui fa da contraltare una massiccia e redditizia attività imprenditoriale dei datori di lavoro, cha a differenza dei quasi lobotomizzati addetti al call center o dei rappresentanti d’assalto, hanno una vita ricca di certezze e privilegi. Nel cast una bella fetta di giovani attori italiani, da Germano a Mastandrea, dalla Ragonese alla Ramazzotti (quest’ultima protagonista di una scena di nudo scioccante). Il film, proprio sul piano della recitazione, viene interpretato in maniera esasperata (con situazioni che somigliano ai primi film di Muccino, in cui una coralità di personaggi apportavano alla struttura narrativa tutti propri difetti, tenendo per sé invece i pregi). Non esattamente una pellicola memorabile, se non per l’intento nobile di svelare o rivelare certe questioni e per la scena in cui la Ramazzotti fa capire di avere tutta la vita (nel) di dietro.
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