Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Descrive molto bene la situazione lavorativa dei giovani, che per arrotondare sono costretti a qualcosina di più che un semplice lavoretto. Eppure il film non risulta mai piatto, bensì dimostra una gran voglia di divertirsi e divertire, rilassare e far riflettere, in una continua re-invenzione stilistica che varia dall'elegante allo scurrile, dal musical al grottesco, dallo spensierato al drammatico, ma mantenendo sempre i toni da commedia non si esime dal far ridere nè dal commuovere.
I personaggi di contorno sono stati davvero trascurati, soprattutto nell'interpretazioni (terribili), mentre altri più presenti risultano troppo, forse di proposito, caricaturali (vedi Ferilli e Germano), ma i protagonisti sono decisamente in gran forma, risultando opportunamente simpatici o efficaci, in primis Ragonese, senza dimenticarsi di Ramazzotti e Carnelutti!
La bambina bionda, dice il regista, lo fece impazzire e dovette tirar fuori tutto il suo lato livornese, tanto che la piccola è tuttora traumatizzata XD
Si diverte a non seguire stereotipi registici banali e canonizzati, ma lo fa senza una particolare logica.
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