Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Nella mia considerazione il Verdone sceneggiatore è sempre stato un osservatore acuto dell'evoluzione della società contemporanea.E il Verdone regista è sempre stato almeno una spanna sopra ai mestieranti che confezionano instant movies natalizi.Con questo film,uscito in primavera, ha raccolto un successo strepitoso per il periodo facendo notare essenzialmente due cose:che il ritorno al passato spesso è ben monetizzato e che la stagione cinematografica è ben più lunga di quello che pensano produttori ed esercenti.L'importante è produrre film che riscuotano le attenzioni del pubblico.Se già Viaggi di nozze era stato un ritorno alle origini per Verdone questo Grande ,grosso e Verdone già dal titolo rende evidente il suo proporre una struttura ad episodi già collaudata ,su misura per nuove macchiette o per il ritorno di vecchi personaggi particolarmente divertenti.Gli episodi sono tre e sono di qualità alterna:passabile il primo,discreto il secondo,decisamente deludente il terzo.Un film in calando decisamente non tra le cose migliori del regista romano.Ma non si arriva mai alla qualità becera cinepanettonara ,certificata da anni e anni di reiterazione.L'operazione puzza di commerciale,è come se si volesse andare sul sicuro proponendo nuovi personaggi che sono quasi la crasi di diverse macchiette del passato.Se nel primo episodio è assicurata la risata grassa nel secondo episodio la comicità diventa più sarcastica e amara ,nel terzo che vorrebbe dimostrare che i coatti caciaroni di Viaggi di nozze sono finalmente cresciuti,assistiamo nella prima parte al solito ritratto ingeneroso sul romano in gita fuoriporta(degno di un Neri Parenti o di un Oldoini) mentre nella seconda parte ci si azzarda su per le chine della commedia degli equivoci,fallendo in parte l'obiettivo.Verdone ci vuole regalare l'ennesimo ritratto venato di inequivocabile amarezza di una società contemporanea allo sbando,brutta,sporca e cattiva(per dirla alla Scola) prigioniera di una preoccupante assenza di moralità.Rispetto al passato è aumentata l'amarezza,forse anche la delusione per un mondo intorno che assume sempre più i contorni dell'incubo.Questo è un film con evidenti difetti:è troppo lungo(supera ampiamente le due ore) e inevitabilmente ci sono delle pause ma soprattutto manca le'ffetto sorpresa.La sua disfunzionalità nasce proprio dal fatto che Verdone ha realizzato un film prevedibile nel suo repertorio di tic,manie e zozzerie varie da imputare al degrado della scoetà moderna. Non vorrei che Verdone stesse ricalcando anche in questo le orme del suo massimo ispiratore Alberto Sordi.Ergersi a moralista non si adatterebbe proprio a Verdone(come secondo me non si adattava nemmeno a Sordi).Anche il suo film successivo non mi induce all'ottimismo ....
regia di mestiere senza guizzi
collaudato
insospettabilmente brava
non male
ok
ok
discreto
non male
ok
insomma
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