Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Primo esemplare di una significativa trilogia, diretta da Umberto Lenzi e interpretata da Carroll Baker, che anticipa a suo modo -pur essendo più orientata verso l'erotismo- l'imminente giallo argentiano...
Katrine (Carroll Baker), dopo la sospetta morte del ricco coniuge avvenuta in un incidente stradale, eredita immobili e azioni divenendo milionaria. Nonostante frequenti l'attempato avvocato Brian (Tino Carraro), la donna prova attrazione per il più giovane e spiantato Peter (Lou Castel). Il ragazzo arriva a farsi accogliere per un'intera settimana nella lussuosa villa di Katrine. Ma l'iniziale passione è destinata a trasformarsi in qualcosa d'altro quando, senza alcun invito, anche Eva (Colette Descombes) -presunta sorella di Peter- si ritrova ospite nella casa. I due trasportano Katrine sempre più oltre, forzando la sua volontà con alcol, droga e sesso fino ad arrivare alla segregazione e al ricatto. Tutto per un motivo ben calcolato, dietro suggerimento di una persona insospettabile.
Lo stesso anno Romoli Guerrieri dirige la Baker ne Il dolce corpo di Deborah, pellicola iniziatrice di un filone italiano erotico a sfondo giallo, del quale Lenzi prontamente realizza un primo esemplare, questo Orgasmo appunto, destinato ad avviare una bella trilogia interpretata sempre dalla "Baby doll" per eccellenza (seguono nel giro di un solo anno: Così dolce... così perversa e Paranoia). Nello specifico risalta la notevole performance degli interpreti (con la Baker e Castel in primis) che supporta degnamente l'ottima messa in scena, opera di una regia dinamica e interessante, perfettamente al servizio della bella sceneggiatura. Film forte per l'epoca, che tratta molto esplicitamente di brutture e deprivazioni cui la vittima di turno viene sottoposta (a mò di contrappasso) sino alla più totale degradazione fisica e mentale. In questo Lenzi non pone nessun freno e, anzi, riesce a rendere (per contrasto tra primo e secondo tempo) davvero disturbante il comportamento carognesco dei due aguzzini (Castel e Descombes) che sembrano oltremodo trarre enorme piacere nell'infliggere torture e sevizie di raffinata crudeltà alla donna più matura. L'uso dello zoom (moderato rispetto ad altri esempi dell'epoca) è funzionale ai dettagli di primo piano (occhi e labbra in particolare) e la centrata colonna sonora (il brano utilizzato per assillare la Baker, Just tell me) contribuisce ad aumentare la tensione -e l'attenzione- nello spettatore che, sempre più angosciato per via del decadente aspetto fisico della protagonista, avverte che la conclusione non può essere che tragica. E l'unica pecca del film sta solo qui, in una chiusa veloce ed evidentemente forzata, che per accontentare il palato della critica si esaurisce con una manifestazione di patetico buonismo, per come il castigo divino arriva a punire Peter ed Eva, mentre la giustizia terrena si ferma al promotore della messa in scena...
Citazione
"Tutto quello che hai fatto in passato ti sembra sempre troppo poco rispetto a quello che vuoi fare..." (Katrine/Carroll Baker)
Curiosità
La versione americana del film presenta qualche lieve differenza dovuta ad un paio di scene leggermente più esplicite sul versante del nudo. Ma la cosa interessante è che il film all'estero è circolato come Paranoia. Lo stesso titolo italiano del terzo capitolo, girato da Lenzi l'anno seguente che, per il mercato anglofono, diventerà A quiet place to kill.
Curiosità 2
Ad un certo punto Peter legge un fumetto di Batman. Lenzi, con i fumetti aveva avuto a che fare, al pari di Mario Bava con Diabolik, nel 1966 per la regia di un film ispirato ad un altro classico delle vignette "nere" italiane: Kriminal.
Ottima la qualità dell'edizione Dvd della 01 Distribution che propone Orgasmo nel corretto formato 2.35:1 e con una chiara e potente traccia audio. Durata della versione: 1h32m59s.
Just tell me (Wess & the Airedales, il pezzo che ossessiona Katrine)
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