Regia di Dino Risi vedi scheda film
Storia di un'ossessione amorosa nella Roma della dolce vita, il film di Risi mi ha fatto venire in mente, mutatis mutandis, un romanzo come Senilità di Svevo (da cui trarrà un film Bolognini nel 1962). Non ho letto il libro di Ercole Patti dal quale è invece stato desunto questo film, ma in qualche recensione critica ho letto, per il Marcello Cenni protagonista di Un amore a Roma, la definizione di "inetto", che conforta l'impressione che ho avuto. Pare, peraltro, che il finale del film sia stato cambiato rispetto a quello del romanzo, ma anche se qui Marcello trova il coraggio di liberarsi di Anna, attricetta intrigante, irrequieta e bugiarda, da intellettuale non può che riconoscere la propria condizione di sconfitto.
Questo resta, secondo il mio parere, uno dei film meno celebrati di Dino Risi, ma uno dei più validi predecessori del Sorpasso.
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