Regia di Massimo Pirri vedi scheda film
Intricato garbuglio di poliziesco, thriller, erotismo, romanzo psicologico in cui ogni componente del lavoro è trattata in maniera tanto grossolana e superficiale da suscitare perfino più risate che sbadigli. C'è perfino - la prima cosa che sicuramente colpisce lo spettatore - una scena a ridosso del soft-porno pedofilo, il che non volge a favore delle capacità mentali del regista e dei suoi sceneggiatori (Morando Morandini jr. e Federico Tofi, ma c'è anche la firma dello stesso Pirri sul copione); per fortuna si tratta di pochi secondi, ma realmente disturbanti poichè trattati come fosse una scena di sesso qualunque, mentre nei fatti uno dei due partner ha 12 anni e quanto sta accadendo è completamente gratuito, sia l'atto in sè che le inquadrature morbose. In tutto ciò abbiamo pure una trama sgangherata, delirante e piena di falle logiche ed una recitazione approssimativa da parte di tre quarti del cast; dinanzi a tanto canile, Lisa Gastoni e Mel Ferrer che ci azzeccano? Probabilmente solo una questione economica può averli convinti a prendere parte ad un simile lavoraccio, come si spera sia avvenuto per il buon vecchio Morricone, che elabora una colonna sonora nemmeno tanto ispirata (e un po' va biasimato). Un sottoprodotto del cinema nostrano che non ha nulla da dire, e lo dice pure male. 2/10.
Maniaco infanticida ripara in un bosco; una bambina lo scopre, lui la risparmia in cambio del suo silenzio. Anche la madre della bambina, attempata ninfomane, scopre l'uomo; lo conduce nella sua villa e lo violenta ripetutamente. Ma anche la bambina lo desidera carnalmente, così per il pluriomicida è superlavoro sessuale. Un poliziotto indaga in zona: l'anziana messalina lo fa suo. La piccola però intanto ha deciso di risolvere la complicata situazione in modo drastico...
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