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Lisztomania

Regia di Ken Russell vedi scheda film

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La recensione su Lisztomania

di sasso67
8 stelle

Non prendiamolo troppo sul serio, altrimenti non se ne esce più. Detto questo, secondo me "Lisztomania" è un film godibilissimo, dove le immagini rutilanti e la musica "barockeggiante" di Rick Wakeman, già tastierista e mente degli Yes, che ricama sugli spunti offerti da Liszt e Wagner (tanto che nei titoli di coda la colonna sonora è attribuita a Rick Wakeman "con l'assistenza di Franz Liszt e Richard Wagner"), è più importante dell'intreccio e dei dialoghi, spesso condensati in rapidi scambi di battute tra un numero e l'altro.

La trama del film, se così si può dire, è basata sulla vita del pianista e musicista ungherese Ferenc (Franz) Liszt, rivista e corretta (o meglio, corrotta) alla luce della carriera delle rockstar degli anni settanta (non per niente, ad interpretarlo è stato chiamato il riccioluto Roger Daltrey, vocalist degli Who). In soldoni, la tesi del film sembra essere questa: Liszt fu un grande musicista, e più ancora un virtuoso del pianoforte, la cui attività fu fortemente condizionata prima dalle donne (in particolare la contessa d'Agoult, e la principessa russa Carolina, come amanti e poi la figlia Cosima, futura moglie di Wagner), in seguito dall'amicizia, forzata sembra dire Russell, con il musicista tedesco di Bayreuth, e da una tardiva vocazione religiosa.

Non si può dire se le cose siano veramente andate così, in particolare se effettivamente Wagner vampirizzò la musica di Liszt, anche perché quest'ultimo scelse di andare a morire proprio nella città natale del genero. Fatto sta che alcune invenzioni di Ken Russell sono geniali, e penso alle scene iniziali, con il duello tra Liszt e il conte d'Agoult, che sembra prese dal "Barry Lyndon" di Kubrick (che però è dello stesso anno di "Lisztomania"), sebbene volto in parodia, o alla scelta di far interpretare il papa a Ringo Starr, oppure, infine, alle scene finali in cui il protagonista, che probabilmente incarna le preferenze musicali del regista, da un'astronave a forma di colomba e canne d'organo incenerisce Wagner impersonato da un mostro che incarna allo stesso tempo Hitler e la creatura di Frankenstein.
Eccellente la colonna sonora. Film da vedere.

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Ultimi commenti

  1. mm40
    di mm40

    Che fai, provochi? L'ho appena stroncato ieri : )
    Ovviamente scherzo, è bello confrontare tesi tanto distanti, ma comunque ponderate - anche se la mia stavolta è un po' sbrigativa, ammetto di non essermici impegnato troppo sopra. Ma davvero mi è sembrato così noioso e pretenzioso. Massimo rispetto per le tue recensioni, ho solo da imparare, dico sul serio.

  2. sasso67
    di sasso67

    Grazie per il complimento, ma non era assolutamente una provocazione. Anzi... il fatto è che quando ho letto il tuo commento, volevo andare a rileggere il mio, ma non ce l'ho trovato. Eppure ero sicuro di averlo scritto. In realtà l'avevo scritto su un mio vecchio blog, per cui sono andato a recuperarlo e l'ho incollato qui, anche se mi sono dimenticato di metterci la data. Per la verità, il primo Ken Russell mi affascina, per la sua voglia di affastellare musica e immagini e fare comunque un po' di casino e provocare in un mondo che spesso era (ed è) piuttosto stagnante. Il film l'ho visto in inglese e forse non ci ho nemmeno capito tutto. Però cosa ci posso fare? M'è piaciuto. :)

  3. maso
    di maso

    Bentrovati figlioli, anche io Sasso il film l'ho visto in inglese e posso assicurarti che i dialoghi sono bellissimi, briosi e pieni di contenuti ironici, un altro punto di forza di questo bellissimo film pieno di trovate geniali, Ken Russell mi piace proprio per questa fantasia senza freni, pace all'anima sua.

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