Regia di Emanuele Barresi vedi scheda film
Una scombinata compagnia teatrale amatoriale rischia di vedersi portare via il teatro in cui si ritrova abitualmente per provare spettacoli che non vanno mai in scena. Il padrone dello stabile ha infatti deciso di chiuderlo, ma uno degli attori improvvisati, che nella vita fa l'avvocato, trova un escamotage legale per evitare il peggio: la compagnia dovrà rappresentare - stavolta per davvero - uno spettacolo e la scelta ricade sulla Cavalleria rusticana.
Già attore del giro di Paolo Virzì e in qualche produzione televisiva, nel 2007 Emanuele Barresi decide di passare dall'altra parte della macchina da presa e lo fa con questo film che omaggia a modo suo proprio il mestiere dell'attore. Defilandosi dalla scena, il Nostro riserva i ruoli centrali a interpreti affidabili come Rocco Papaleo, Raffaele Pisu, Alba Rohrwacher, Valeria Valeri (ma anche a Paolo Ruffini) e riserva parti minori a Carlo Monni e a due volti televisivi, Cristiano Militello e Paolo Migone. Scritto dal regista insieme a Francesco Bruni e Paola Tiziana Cruciani, Non c'è più niente da fare è un lavoro smaccatamente comico e di mero intrattenimento senza pretese (una delle gag più ricorrenti è sul fatto che Alfio, della Cavalleria rusticana, sia un cornuto: il livello non si spinge molto oltre), confezionato in modo sufficientemente coeso, esteticamente più rifinito di un semplice prodotto low budget o da piccolo schermo e in definitiva pertanto apprezzabile, pur nel suo modestissimo appeal. Inevitabile, chiaramente, il lieto fine che tutto aggiusta e tutti rende soddisfatti, perfettamente in linea con i toni dell'opera. 3/10.
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