Regia di Emanuele Barresi vedi scheda film
Perseveranti di nome e di fatto, i membri di una compagnia di teatro amatoriale con sede a Firenze non si lasciano intimidire dall'incombente demolizione del teatro dive operano da anni, destinato essere convertito in una filiale bancaria. Tra accidentati percorsi sentimentali, stramberie, incomprensioni e imprevisti, i Perseveranti riusciranno persino a mobilitare i media e ad evitare la chiusura del piccolo stabile.
Film minimalista imperniato su piccole situazioni che lasciano sulle quinte una trama appena impressionistica, Non c'è più niente da fare (il titolo si rifa' esplicitamente alla canzone di Bobby Solo) gioca le sue carte migliori sulla simpatia dei protagonisti e l'affiatamento del gruppo. Ma parlare di cinema, in questo caso, è un'iperbole: la regia manca, la sceneggiatura è stropicciata e tutta l'opera finisce col somigliare troppo ai suoi protagonisti dilettanti.
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