Regia di Davide Barletti, Lorenzo Conte vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Ascesa e declino di un boss venuto dal nulla.
La storia è una delle più vecchie del mondo, ma questo film si smarca non fosse altro per la presenza di un livello tecnico maggiore rispetto alla media dei film italiani e per la scelta di non essere un semplice esercizio di violenza.
Magari un po’ scolastica, ma la regia detta bene i tempi, guarda spesso al cielo (le nuvole scorrono veloci) ed al mare, i corridoi della prigione, insomma cerca più di mostrare un mondo piuttosto che limitarsi alle canoniche scene protagoniste dei mafia-movies.
Originale quindi perché sceglie di non soffermarsi tanto sulle sparatorie, sulle uccisioni (alcune fuori campo, si odono solo gli spari) e sulle irruzioni, ma di farci vedere quello che c’è intorno, come la triste moglie del protagonista, la solitudine, il sospetto e la perenne paura che sia giunta la tua ora, in un modo o per l’altro.
E la giustizia, prima o poi arriva, allora il tempo che hai vissuto ti pare volato via in un instante, mentre quello che vivi in cella sembra fermo, come dice la voce narrante propria del protagonista.
Ne vale davvero la pena di finire così?
Direi che la risposta con la quale si chiude la storia è un severo monito a riguardo.
Ben fatto.
VOTO : 6/7.
Racconta un mafia-movie, riuscendo ad uscire dai soliti canoni espositivi ed anche tecnicamente fa vedere di saperci fare.
VOTO : 6/7.
Racconta un mafia-movie, riuscendo ad uscire dai soliti canoni espositivi ed anche tecnicamente fa vedere di saperci fare.
VOTO : 6,5.
Piuttosto bravo, certo il ruolo è abbastanza tipico, ma risulta credibile.
VOTO : 6+.
Soddisfacente.
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