Regia di Pete Travis vedi scheda film
L'adrenalitica opera prima di Travis ci catapulta nello, sfizioso all'inizio stucchevole poi, studio anatomico di un atto terroristico: un attentato al Presidente degli Stati Uniti durante un summit a Salamanca, in Spagna. Ci vengono offerti ordinati replay dell'evento dal punto di vista di ognuno dei più o meno protagonisti fino a permettere la ricomposizione finale del puzzle. Essendo la storia incasinata forte il sistema delle differenti soggettive ben si presta ad incasinare maggiormente lo spettatore ad ogni singolo replay. E cosi tra turisti, terroristi, pentiti, guardie del corpo, doppiogiochisti, spie, giornalisti, poliziotti, controterroristi, sosia, tagliatelle della Marisa e chi più ne ha più ne metta (l'impressione è che in regia abbiano sovrabbondato con le incasinature per giustificare il proliferare industriale di diverse prospettive...) il buon Dennis Quaid (che Dio gli renda merito non foss'altro che per Frequency!) risolve il caso aiutato dall'unico elemento che risulterà essere sempre il medesimo anche se osservato da mille diverse prospettive: un incredibile botta di culo.
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