La recensione su Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street

Ci deve essere qualcosa di veramente magico nel cinema di Tim Burton se riesce a conquistarmi persino con un musical, io non l’ho mai amato questo genere eppure fin dalle prime immagini e prima ancora che gli attori iniziassero a cantare ero certo che il film mi sarebbe piaciuto.

Ovviamente è necessario un approccio alla visione completamente diverso, il musical piu di qualsiasi altro genere ha le sue regole, i suoi tempi, il suo particolare modo di raccontare, per i non amanti è normale soffrire un po’, soprattutto nella parte iniziale quando lo stacco della rappresentazione è piu evidente.

Tutto questo non è comunque accaduto, perchè Sweeney Todd prima ancora di essere un musical è un film di Tim Burton al cento per cento, un opera affascinante che nasce “diversa” e originale ma che resta allo stesso tempo classica, allineata ad uno standard artistico consolidato e unico nel suo genere.

E cosi è tremendamente facile entrare nel mondo macabro e sanguinario del diabolico barbiere di Fleet Street, o almeno dovrebbe esserlo per tutti quelli che amano l’estro visionario di Burton, l’atmosfera ci è familiare, i colori sono spenti e offuscati come l’anima sofferta dei personaggi che incontriamo, tutto è nero o rosso (ettolitri di rosso) come il cuore del Signor T e della sua compagna Mrs. Lovett.

Tratto da una piece teatrale di grande successo firmata dalla coppia Sondheim-Wheeler, Sweeney Todd è un musical sotto le cui splendide note si nasconde un horror gotico d’altri tempi, ma è anche un omaggio ad un certo tipo di cinema, quello classico dei mostri targato Universal che Burton ama da sempre (la zazzera bianca di Depp è una chiara citazione de La moglie di Frankenstein).

La storia vede protagonista l’ingenuo barbiere Benjamin Barker (Depp) che condannato ingiustamente dal giudice Turpin (Rickman) torna a Londra per compiere la sua vendetta, i quindici anni di esilio lo hanno profondamente segnato, ad attenderlo non troverà nessuno, la giovane e bellissima moglie si è infatti uccisa per sfuggire alle angherie del giudice mentre la figlia, ora adolescente, vive rinchiusa nella tenuta del viscido e potente uomo di legge.

Ma Benjamin Barker ormai non esiste piu, esiste solo Sweeney Todd…e non ci troviamo di fronte al solito freak Burtoniano, quel miscuglio di fragilità e malinconia che ha reso alcuni dei suoi personaggi indimenticabili (Edward è l’icona piu rappresentativa), Sweeney è un mostro vero e proprio, una figura accecata dall’odio che non dà e non chiede speranza, il suo destino è gia segnato come quello dell’ambigua Mrs. Lovett (Bonham Carter).

Un barbiere assassino che sgozza colpevoli e innocenti (“Tutti meritano di morire”), una sciupata e spenta vedova che confeziona vomitevoli pasticci di carne sognando l’amore e il mare, un giudice cattivo con il suo fedele messo ed infine un giovane marinaio innamorato e una fanciulla indifesa, tutti protagonisti e comparse di un orrore che non avrà lieto fine.

E poi avviamente c’è la musica, magnifiche partiture (e liriche complesse) splendidamente rese da attori di talento che di certo non si possono definire cantanti, e il merito di Burton per la buona riuscita dell’operazione accresce ulteriormente, Depp ci lascia senza parole perché non solo canta molto bene ma lo fa con uno stile personale che valorizza ancora di più la messa in scena, la Bonham Carter è una Mrs. Lovett perfetta con i suoi capelli arruffati e le occhiaie (vocalmente non sfigura nemmeno lei), Rickman in parte e perfido come non mai, per non parlare poi della breve ma decisiva apparizione di Sacha Baron Cohen nelle vesti del barbiere Pirelli (magnifico!).

È un musical d’accordo ma non è come gli altri, Burton lo rende diverso e unico oltre che incredibilmente cinematografico, non ci sono scenografie invadenti, balletti o cori, tutto è molto contenuto, esaltato dalle forti emozioni dei personaggi, solo nella parte finale si cede, forse troppo, al lato oscuro, all’horror puro con ripetute spruzzate di sangue, a ribadire ancora una volta che questa non è la storia di un incompreso, di un diverso deriso e maltrattato, ma quella di un pazzo assassino.

Diverse le scene indimenticabili, il duetto Depp-Rickman (Pretty Woman), l’assolo di Sasha Baron Cohen nelle vesti di Pirelli, il sogno estivo di Mrs. Lovett, la carneficina di Todd con i cadaveri sgocciolanti che finiscono nello scantinato pronti per i pasticci di carne piu buoni di Londra!

Assolutamente consigliata la versione in lingua originale.

Voto: 8.5