Regia di Tim Burton vedi scheda film
Storia di una vendetta ambientata in una Londra vittoriana perennemente avvolta nelle tenebre, coronata da un finale tragicamente beffardo. Un Burton cupissimo e insolitamente truculento, con gratuito dispendio di sangue. Il protagonista non è più il consueto freak innocuo dei film precedenti, ma uno spietato angelo vendicatore: trovo che sia un’involuzione un po’ inquietante. Ci sono alcuni momenti toccanti, che ruotano intorno a Helena Bonham Carter: il suo amore non corrisposto per il barbiere, la tenerezza che il bambino prova per lei. Però la vicenda, di per sé lineare, è tirata in lungo con inutili complicazioni; i numeri canori sono prevaricanti rispetto ai dialoghi (del resto la stessa forma musical mi sembra meno giustificata, per dire, che in Nightmare before Christmas) e seguire i sottotitoli, specialmente durante i duetti, diventa un’impresa davvero ardua.
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