Regia di William Friedkin vedi scheda film
Una giustizia del genere non è giustizia, ma tirare ai dadi. Film interessante anche se un po' artificioso e prevedibile.
La storia pare imbrazzante per la pochezza delle indagini ufficiale. Sembra impossibile che cittadini qualunque (i pari) siano 'costretti' ad emettere sentenza al posto dei giudici, soggetti come sono alle loro dinamiche personali ed in poche ore.
Una giustizia del genere non è giustizia, ma tirare ai dadi. Certo che la comodità è la celerità della giustizia, chi mai avrebbe voglia di stare mesi e mesi a studiare relazioni e prove? Tutti hanno il loro lavoro ed i loro hobby.
Di positivo c'è solo che, se sai che la Procura è scarsa, le prove a tuo carico saranno scarse con buona probabilità di salvarti se assumi un'ottima difesa. Se sei povero ti potrai permettere solo un avvocato d'ufficio.... e tanto varrebbe sedersi direttamente sulla sedia elettrica.
Se la Procura funziona, allora può essere un deterrente il fatto di essere giudicato da persone qualunque.
Lo trovo comunque un sistema piuttosto barbaro.
Per contro, purtroppo, il sistema italiano è troppo farraginoso e raggirabile, con giudici che devono seguire decine di cause allo stesso tempo ed in parallelo... senza senso!!! Tempi di udienza secolari, modalità di annacquamento delle prove insensato con decine di migliaia di pagine da leggere e studiare... E ben tre gradi di giudizio per ogni processo... con lo spettro della prescrizione.
A mio personale avviso, se togliessero la prescrizione i processi diventerebbero brevissimi... non sono certo i giudici a volerli protrarre all'infinito.... forse...................... gli avvocati di sicuro.....
Il film è interessante, nonostante la situazione limitante. I dialoghi sono serrai e ben strutturati, anche se ovviamente, le riflessioni si 'sente' siano tutte studiate abilmente a tavolino per dare a ciascuno una parte o particina.
Scontato sin dall'inizio dove si arriverà.
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