Regia di Walter Hill vedi scheda film
Alle volte è difficile non credere alla casualità. Dopo essermi imbattuto nello sconosciuto e stupefacente "I cancelli del cielo" eccomi incappare il giorno dopo nel non meno sorprendente film con Duval.
Un western anomalo e curioso. La pellicola è un assemblaggio in sequenza di episodi; a metà film saltano di nuovo fuori i titoli che il montatore s' è dimenticato di tagliare; tutta la storia è inevitabilmente segnata dalla frammentazione di episodio dopo episodio.
Ma non importa.
L'idea è bella, la carica umana nel proteggere delle donne in un mondo senza leggi addirittura commovente.
Pochi stereotipi ampiamente oscurati dal disegno accurato dei due protagonisti principali, zio e nipote, che sopravvivono come vasi di coccio in mezzo a vasi di ferro galleggianti nel fiume della vita che ha portato gli Stati Uniti da un secolo all'altro.
Bravo Duval, che senza mai essere un fuori classe ha sempre regalato interpretazioni del peso della vita intense e condite con in pizzico di ironia perché questo peso non schianti le spalle.
Vale tutte e tre le ore richieste per la visione.
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