Regia di Ascanio Celestini vedi scheda film
Ascanio Celestini, teatrante e documentarista, atterra in una landa desolata vicino al raccordo anulare di Roma: tra un centro commerciale e una colata di cemento sorge il palazzo di Atesia, il primo call center italiano. Quattromila dipendenti, trecentomila telefonate al giorno. Così si va a conoscere i ragazzi che ci lavorano: nel 2000 alcuni tra loro hanno organizzato scioperi, manifestazioni, scritto un giornalino e presentato un esposto all’Ufficio Provinciale del Lavoro. Si scopre che questi ragazzi sono i fondatori del Collettivo PrecariAtesia, nato con lo scopo di studiare la legge 30 sul lavoro e ottenerne la corretta applicazione. Il documentario di Celestini affronta solo marginalmente le colpe della politica, le mancanze del sindacato e lo schifo dello strapotere aziendale. Lieve e pacato, l’etereo folletto col cielo nel nome corre con passo leggero sulla superficie delle cose: sui volti, le malinconie e le ironie di questi ragazzi, sui racconti e sui sorrisi. E dietro le loro “parole sante” (sante perché giuste) si intravede la realtà agghiacciante dello sfruttamento e l’angoscia di chi è stato derubato del proprio futuro. La rivolta filmata come se fosse un guizzo di poesia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta