Regia di John G. Avildsen vedi scheda film
Dopo l'epilogo del primo episodio, si passa al secondo ambientato ad Hokinawa. Si, la storia di Miyagi e Daniel La Russo continua, ma dopo due anni, la saga ha già il fiatone. Peccato, si poteva fare di più.
Il padre di Miyagi sta morendo e richiama il figlio in patria. Il vecchio accorre, assieme al suo allievo di karate, Daniel la Russo. Qui, però, i due si devono scotrare con un ricco possidente terriero, ex-amico di Miyagi, e suo nipote. Daniel, scaricato da Ely, fa amicizia con la bella Kumiko che sogna di diventare una danzatrice...
Bill Conti è sempre bravissimo.
Inserirei la sfida fra Miyagi e Sato, assieme a quella fra Daniel e il nipote del boss giapponese.
E' il cattivo Sato, che alla fine si ravvede. Come Monita, un altro giapponese ormai trapiasntato in USA.
Simpatico, come sempre.
E' proprio diventato un grosso tontolone.
Avildsen trasforma "KARATE KID" in una saga, ma stavolta annoia.
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