Regia di Wilma Labate vedi scheda film
Ecco un'altra bella occasione sprecata dal nostro cinema. La riflessione sull'episodio delle lotte operaie che mise alle corde i sindacati, dando nuova forza alla classe padronale (la FIAT ha sempre fatto scuola e costituito precedente), si risolve nel consueto triangolo amoroso, relegando sullo sfondo un contesto sociale tanto importante e che costituiva probabilmente il punto focale su cui la regista voleva incentrare l'attenzione. E viene anche sprecata la bravura di almeno due protagonisti (Timi e la Solarino) su tre (il terzo è Gifuni, che non mi piace granché). Non per caso, tra le sequenze migliori vi sono, secondo me, quelle documentarie, dove si vede, nel cordone di sicurezza che accompagna Berlinguer, un giovane ed indomito Piero Fassino.
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