Regia di Frédéric Forestier, Thomas Langmann vedi scheda film
Filmetto indolore da domenica pomeriggio.
Film che ormai ha una decina d’anni e mescola un paio di fumetti di Asterix. Il punto centrale sono le Olimpiadi, con Bruto, il figlioccio di Cesare, che vuole vincerle con qualunque mezzo per poi sposare la bella principessa di Grecia, che è invece innamorata, ricambiata, di uno dei galli del celebre villaggio. Seguono le solite avventure. E’ un filmetto che si guarda, che scorre via rapido e indolore, senza ambizioni, con alcune scene che non andavano solo rigirate, andavano cancellate completamente. Ne sarebbe venuta fuori una cosetta più gradevole. Pure, direi che il voto finale è un 5, bocciatura ma non sonora.
Depardieu torna a fare Obelix e Cesare ora è niente meno che Alain Delon. L’attore che fa Asterix è cambiato (nel finale c’è una bella battuta al riguardo); tra i giudici ci sono anche Luca e Paolo, il duo comico italiano. Ruba la scena un po’ a tutti la principessa greca, una Vanessa Hessler di suprema figaggine, una gnocca dalla bellezza esagerata. Nella corsa dei carri, ci sono pure Jean Todt (allora a capo della Ferrari) e il povero Michael Schumacher (che all’epoca si era ritirato). Nel finale una botta di atleti francesi: la tennista Mauresmo (prossima al ritiro), il grande Zidane (che aveva già smesso di giocare) e il cestista Tony Parker, pluricampione NBA e al tempo tra i più forti al mondo.
Il film ebbe dei costi incredibili, sia in termini assoluti che per i canoni europei, anche soldi buttati, perché va bene alcuni effetti speciali, ma dove li hanno messi tutti quei soldi? Fu per capirsi il film più costoso della storia tra quelli non in lingua inglese e solo quest’anno pare che sia stato battuto da un film cinese. Gli incassi, solo onesti, ne decretarono la catastrofe a livello economico, il disastro più completo.
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