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Caos calmo

Regia di Antonello Grimaldi vedi scheda film

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La recensione su Caos calmo

di germarco
7 stelle

Ancora una volta (mi è già successo per "Il Caimano") mi trovo a guardare un film di Nanni Moretti spinto più che altro dalla curiosità suscitata dai commenti della stampa al momento dell'uscita della pellicola nelle sale.
In questo caso i commenti riguardavano soprattutto le scene di sesso con la Ferrari, e l'utilizzo del "Produkt Placement" (una forma di sponsorizzazione occulta ma legalizzata, che in questo caso riguardava l'automobile utilizzata ma su cui non trovo nulla da ridire). 

Non so se la discussa scena di sesso fosse prevista dal libro, ma poteva comunque essere espressa in maniera più sottintesa; l'averla resa così esplicita, secondo me, ha comportato unicamente (a parte i risvolti pubblicitari dei relativi pettegolezzi) che quello che avrebbe potuto tranquillamente essere definito un film "per tutti" è invece giustamente marchiato col bollino rosso ("adatto a un pubblico adulto" per intenderci).
Maggiori i pregi dei film. In particolare la poesia dei rapporti di un tenero padre vedovo con la figlia piccola; e le amicizie che il protagonista, abituamente uomo di affari poliglotta e di un certo rango, crea nei giardinetti pubblici di fronte alla scuola della figlia con altre persone che si trovano a "bazzicare" la zona abitualmente (la ragazza che porta a spasso il cane; il bambino che saluta la macchina quando viene aperta o chiusa col telecomando; le altre mamme della classe; il barista; ...); o appostamente per venire a trovare lui (il fratello; nonchè diversi ed importanti personaggi di vertice della sua e di altre aziende).
E ancora l'abilità del protagonista nel non far pesare alla figlia la morte della madre; nell'avere con tutti una sincerità e cordialità che gli meritano la stima di tutti indiscriminatamente, a partire dai più umili passanti fino a persone molto importanti.
Questi risvolti umani sono i punti forti dei film. Deboluccia invece la trama, piuttosto inconcludente e con tanti spunti appena accennati e non ben approfonditi. Ma forse è voluto, ci può benissimo stare nella definizione stessa di "Caos calmo", in cui l'evidente calma del protagonista domina tranquillamente il caos della vita di tanti che, scombussolati per motivi assai meno gravi ed importanti, gli girano attorno.

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