Regia di Antonello Grimaldi vedi scheda film
Si puo fare un film che non racconta nulla? Nel quale succede poco o nulla? Si se ti fa scoprire le doti attoriali di Moretti, il quale si cimenta anche in una scena di sesso prolungata. A dire la verità il protagonista del film è veramente poco morettiano, con Michele Apicella c'entra poco. Gianni Canova nella recensione su duellanti (marzo 2008) si chiede se questo personaggio non sia la fine del percorso per l'alter ego filmico del nanni nazionale, oppure Pietro Palladini non ne rappresenti l'inizio, l'antefatto. Io credo più vera la prima ipotesi anche perchè il regista-attore riesce ad affrontare e a superare veramente il lutto familiare, dove nella stanza del figlio lo affronta ma non lo supera, così come non aveva mai affrontato scene vere d'amore. Un film che completa la maturazione attoriale del nostro, che fa morire Apicella insieme alla moglie del protagonista e lo fa procedendo leggero, quasi impalpabile senza sussulti, aprendo una parentesi nella vita di questo manager pulita e bianca come la neve. Aspettando il nuovo papa e le future prove attoriali di Moretti, speriamo di non rimpiangere troppo il regista sfasato degli inizi.
il mondo visto da una piazzetta romana
efficace sopratutto nella scena del primo giorno di scuola, quando il nostro aspetta l'uscita e piano piano la piazzetta si anima.
il suo tocco delicato è perfetto per la trama del film
basta la sua presenza a far diventare il film morettiano
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