Regia di Antonello Grimaldi vedi scheda film
Cosa può succedere quando si vive un dramma profondo come la perdita di qualcuno? Generalmente prima o poi ci si rimette in moto anche se molto lentamente, e spesso si viene salvati dalla ruotine quotidiana, in particolare dalla necessità di lavorare per continuare a mangiare ed avere un tetto sulla testa. Ma se non avessimo questi bisogni e potessimo permetterci di fregarcene e fare quello vogliamo e/o che ci verrebbe naturale? Qualcuno potrebbe fare come Pietro/Nanni Moretti, lasciare quasi tutto ed estraniarsi. Se si è davvero soli a tal punto si rischia davvero grosso. Ma Pietro ha ancora qualcosa, una figlia, ed il suo concentrarsi e dedicarsi interamente ad essa non è un distacco totale con tutto il resto, è un distacco incompleto. E' attraverso le crepe di questo distacco che la quotidianità ritorna e si insinua e la situazine lentamente cambia e torna verso una presunta normalità. Questo è l'unico spunto che riesco a vedere in Caos Calmo, che come film in se mi lascia un po' perplesso perchè non capisco quanto sia volutamente "a levare" o quanto gli manchi davvero qualcosa.
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