Regia di Jon Favreau vedi scheda film
Storia di origine del personaggio di Tony Stark che da semplice miliardario edonista e donnaiolo diventa un miliardario edonista e donnaiolo con l'armatura, nonché punto di partenza del Marvel Cinematic Universe, in cui già si percepisce (anche se in lontananza) il desiderio di approdare al corale The Avengers. Jon Favreu, capendo che la cartuccia più corposa che ha da sparare sia Robert Downey Jr. col suo istrionismo e la sua irresistibile parlantina, tenta di puntare tutto sul protagonista, sul suo carattere difficile e sul suo egocentrico desiderio di essere visto come un eroe (emblematica e spassosa la battuta finale). Il problema è che non trattandosi di un film su Ace Ventura ma del primo tassello di un ampio (e confuso) universo narrativo, hanno dovuto diluire le sequenze in cui il mattatore è a briglia sciolta (comunque divertenti) con un'altra cinquantina di minuti ripartita fra scene d'azione non invecchiate benissimo, momenti drama da serie della domenica pomeriggio ed una labile (per quanto edificante) morale sulla negatività dell'industria bellica (vanificata dal fatto che il protagonista sia di fatto un'arma vivente). Abbastanza fuori luogo anche l'inserimento del cattivone finale, con un Jeff Bridges un po' spaesato.
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