Regia di Jon Favreau vedi scheda film
Non solo un ammasso di ferraglia cigolante.Anzi la lega ipertecnologica di cui è composta l'armatura del protagonista non cigola per niente e addirittura permette voli intercontinentali.Ormai le varie majors hanno scandagliato in profondità il mondo Marvel,ritenendo questo genere di film una gallina dalle uova d'oro da sfruttare nel modo migliore possibile.E hanno fatto il film pure su uno dei supereroi Marvel a detta di molti meno riuscito come Iron man.Io da lettore occasionale dei fumetti Marvel mi permetto di nutrire simpatia sin da piccolo per l'Iron man,soprattutto per quell'armatura un po'naif,gialla e rossa,due colori che a me sono stati sempre particolarmente a cuore.E ,devo confessare che ho guardato il film con una certa curiosità,pur non aspettandomi nulla di trascendentale,ormai questi film è come se uscissero da una catena di montaggio.Quello che colpisce di questa riduzione cinematografica oltre all'aspetto visivo su cui è meglio non soffermarsi più di tanto(un tripudio di effetti speciali,computer grafica e tutto quello che potete immaginare) è l'ironia sfacciata ,esibita in bella mostra lungo tutta la pellicola.Si respira un atmosfera scanzonata,quasi menefreghista perchè se andiamo a ben vedere il Tony Stark di cui si parla è poco più che un debosciato alcolista.Durante il film assistiamo alla sua metamorfosi sempre condita da quel pizzico di complesso di superiorità e narcisismo.E,secondo me si cita piuttosto chiaramente lo Spider man di Raimi:ditemi se la fase di conoscenza e presa di confidenza con la propria invenzione fatta di voli a caduta libera e rovinosa e magari gli incidenti a danni di auto che costano un occhio della testa non citano l'apprendistato di Spiderman...In più si vuole dare un messaggio politically correct,di ingenuità imbarazzante ma dovuto.Uno di quei messaggi che piacciono tanto alle masse che affollano i cinema,che così si mettono a posto un frammento di coscienza.In realtà sono venute per vedere Iron man che mena mazzate da orbi ma visto che c'è il messaggio....Si afferma che le industrie possono anche costruire e non solo distruggere creando strumenti di genocidio.Il Tony Stark che sta dentro l'armatura non è lo stesso che vediamo all'inizio del film:ora ha più consapevolezza del suo ruolo,non è un invertebrato vanesio dedito all'edonismo puro e crudo.Diventa il simbolo vivente di un paradosso:quella scheggia vicino al suo cuore che gli concede ancora poco tempo da vivere,gli fa costruire una sorta di cuore artificiale per sostituire quello vero.E Stark è come se dimostrasse di avere un cuore solo quando entra in funzione quello artificiale di cui si è dotato.L'altro è come se non l'avesse mai avuto e infatti senza lo strumento artificiale avrebbe solo pochi minuti di vita.Se la statura di un supereroe si misura basandosi su quella dei nemici qui non siamo messi molto bene:la lotta finale di Iron man è contro un suo clone,più grosso e più potente ma sempre suo clone.E anche se dentro c'è un Jeff Bridges completamente calvo quasi luciferino non basta a farne un personaggio memorabile.Anzi sembra una derivazione,quasi una copia fotostatica del Lex Luthor che ricorderanno i fans di Superman....
dirige bene il traffico di effetti speciali....
bravissimo,l'arma vincente di questo film
un manico di scopa rivestito.Trascurabile
una copia fotostatica di Lex Luthor
anodino
insomma
boh
cameo
anche lui invitato alla festa
insomma
ok
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