Quattro novelle tratte da Pirandello aperte e chiuse con un prologo e un epilogo in forma di _Colloquio con la madre_. Nel primo _L'altro figlio_: una povera vedova vive nell'illusione di restare in contatto con i suoi figli emigrati in America che non hanno mai dato notizie di sé. La donna ignora invece volutamente la presenza di un terzo figlio rimasto al paese perché egli è frutto di una violenza subita molti anni prima. Nel secondo _Mal di luna_: una giovane sposa scopre con sgomento che il marito, nelle lotti di luna piena, cade in preda a crisi nervose. Nel terzo _La giara_: il conciabrocche Zì Dima resta prigioniero dell'enorme recipiente sulla cui riparazione il ricco e avaro Don Lollò ha voluto interferire. Nel quarto _Requiem_: una comunità di contadini ottiene, in maniera rocambolesca, dal latifondista un terreno su cui realizzare il camposanto.
Note
Tutte le situazioni sono risolte con raffinata sensibilità e con un sobrio, ma efficace linguaggio cinematografico. I fratelli Taviani narrano con magistrale efficacia il mondo dello scrittore e ottengono dagli attori interpretazioni di grande rilievo.
Da poco ci ha lasciati Paolo Taviani.
Nato a San Miniato (8/11/1931), come il più giovane e amatissimo fratello Vittorio (1929 – 2018), col quale raggiunse Roma dalla Toscana negli anni ’50. Insieme costituirono una delle coppie di registi-sceneggiatori più affiatate del nostro cinema.
Rimanendo fedeli alla materia di partenza tanto quanto alla loro poetica, i Taviani realizzano un film suggestivo, raffinato, recitato benissimo e dal forte respiro poetico, che illustra e racconta la Sicilia con sguardo realistico ma al contempo intimo e nostalgico. Non tutti gli episodi sono eccellenti, ma si tratta comunque di un grande film.
Film che bisognerebbe seguire piu' attentamente di quanto ho fatto comunque,a parte le Interpretazioni di Franco & Ciccio in ruoli diversi dal Loro solito tran-tran spassoso,la Pellicola offre anche qualche parte piu' profonda anche se risulta spesso un Lavoro di non facile assimilazione.voto.6.
Vorrei ricordarlo dedicando una recensione a Kaos, il lungometraggio girato con Vittorio nel 1984: 157 minuti per 4 episodi – tratti dalle Novelle per un anno di Pirandello – seguiti da un suggestivo Epilogo. Paolo diresse, da solo, invece, il bellissimo Leonora Addio, (2022), ricco di riferimenti a Kaos, dedicandolo a Vittorio, a cui lo doveva, poiché insieme a lui… leggi tutto
Il Pirandello trascritto al cinema dai fratelli Taviani non e' male con un'ottima fotografia e ambientazione e altrettanto recitato da ottimi attori.Certo non tutti gli episodi riescono bene ma nel contesto rimane un lavoro discreto.Fa bene vedere attori come Franchi e Ingrassia recitare in modo alternativo ai loro lavori commerciali. leggi tutto
In un periodo di generale crisi e ripiegamento su se stesso quali furono gli anni Ottanta per il cinema italiano, i fratelli Taviani produssero invece il dittico composto da "La notte di San Lorenzo" e "Kaos" che resta fra i momenti più alti e genuini della loro ispirazione, opere uguagliate soltanto da "Padre padrone" e "San Michele aveva un gallo" (ancora non visto) negli anni Settanta.…
Vorrei ricordarlo dedicando una recensione a Kaos, il lungometraggio girato con Vittorio nel 1984: 157 minuti per 4 episodi – tratti dalle Novelle per un anno di Pirandello – seguiti da un suggestivo Epilogo. Paolo diresse, da solo, invece, il bellissimo Leonora Addio, (2022), ricco di riferimenti a Kaos, dedicandolo a Vittorio, a cui lo doveva, poiché insieme a lui…
"Una totale desolazione astrale, a detta dell'astronauta sovietico Komarov; un calcinato cadavere cosmico, secondo Wernher von Braun. Questa è la Luna! Non c'è atmosfera paragonabile a quella…
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
"Io [...] sono figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti (Agrigento), corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco Kaos".
Da Novelle per un anno di Luigi…
I fratelli Taviani, profondamente consapevoli dell’inestimabile valore artistico con cui si confrontano, traspongono le Novelle per un anno di Luigi Pirandello senza mai tradire lo spirito del testo originale ma al contempo rimanendo coerenti con la propria poetica, oltre che rigorosi dal punto di vista filologico: il risultato è un’opera pervasa da un meraviglioso…
Franco Franchi rappresenta, dopo Angelo Musco, la più grande maschera dello spettacolo siciliano. Insieme a Ciccio Ingrassia diede vita ad uno degli intramontabili e felici sodalizi dello spettacolo italiano:…
Su questo sito sopratutto negli ultimi tempi si da vita a playlist "caldeggiando" palme da assegnare al migliore di tutti i tempi,non me ne vogliano i carissimi Steno79 o Maurri 63 autori proprio in questi giorni di…
E' un buon film, da godere soprattutto per i paesaggi siciliani e l'immersione nella mentalità contadina del tempo. Ha due grosse pecche per il tipo di prodotto. Una è più perdonabile, il ritmo è a tratti soporifero. Fatto salvo il racconto "La Giara", le altre storie spesso si arenano nella contemplazione della luna piuttosto che della campagna. L'altra è a mio avviso più grave, il…
Il Pirandello trascritto al cinema dai fratelli Taviani non e' male con un'ottima fotografia e ambientazione e altrettanto recitato da ottimi attori.Certo non tutti gli episodi riescono bene ma nel contesto rimane un lavoro discreto.Fa bene vedere attori come Franchi e Ingrassia recitare in modo alternativo ai loro lavori commerciali.
Bel film, soprattutto per gli amanti di Pirandello e della sua visione della vita, degli uomini etichettati nel ruolo impostogli dalla società , e oppresso e condizionato dalle maschere che siamo costretti ad assumere nelle nostre relazioni psicologiche orizzontali, cioè nei confronti di altri, bravi i fratelli Taviani a riprodurre abbastanza fedelmente le 4 novelle, bravi anche gli attori, ma…
Ritrovare un film come Kaos, ed averlo ricercato dopo la visione dell'ultimo film dei Taviani è stato un piacere riscoperto con vera gioa, diciamo che siamo sul filo della cortina di ferro del cinema bello che loro hanno fatto e con piacere abbiamo guardato, e fortunatamente essendo cinema lo possiamo rivedere. Si una bella riscoperta nel senso che l'ho apprezzato molto di più ora, anche…
Voglio dedicare questa play ai fratelli Taviani per commemorare la loro vittoria al Festival del cinema di Berlino, elencando alcune delle coppie di registi legati dalla fratellanza che hanno segnato la storia …
Ci sono delle realtà cinematografiche, spesso sconosciute alla massa, che a causa di intoppi burocratici rischiano di veder collassare il proprio… segue
Quattro episodi da altrettanti racconti di Pirandello, preceduti da un prologo in cui uomini siciliani prendono un corvo maschio che cova (vergogna!), gli lanciano addosso le sue uova, poi gli legano una campanella al collo e lo lasciano libero di volare per la Sicilia, guidando lo spettatore verso gli altri episodi. Prologo sulla violenza gratuita; terribile, pur se attenuata dal tono di…
Un lavoro per nulla semplice: adattare quattro novelle di Pirandello - più breve prologo ed epilogo con tanto di scrittore protagonista - e risultare efficaci al cinema quanto sulla pagina stampata. Fallì maldestramente perfino Steno nel 1953 (L'uomo, la bestia e la virtù), avendo a disposizione nientemeno che Totò e Orson Welles. I fratelli Taviani invece riescono…
Solitudini e latitudini (basse), naufragi e buen retiros. L'isola è talvolta un altrove dove fuggire o sognare di fuggire, altre volte un eterno dove dal quale si sogna di scappare... Occasionalmente un perfetto qui e…
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Da poco ci ha lasciati Paolo Taviani. Nato a San Miniato (8/11/1931), come il più giovane e amatissimo fratello Vittorio (1929 – 2018), col quale raggiunse Roma dalla Toscana negli anni ’50. Insieme costituirono una delle coppie di registi-sceneggiatori più affiatate del nostro cinema.
leggi la recensione completa di laulillaRimanendo fedeli alla materia di partenza tanto quanto alla loro poetica, i Taviani realizzano un film suggestivo, raffinato, recitato benissimo e dal forte respiro poetico, che illustra e racconta la Sicilia con sguardo realistico ma al contempo intimo e nostalgico. Non tutti gli episodi sono eccellenti, ma si tratta comunque di un grande film.
leggi la recensione completa di rickdeckardFilm che bisognerebbe seguire piu' attentamente di quanto ho fatto comunque,a parte le Interpretazioni di Franco & Ciccio in ruoli diversi dal Loro solito tran-tran spassoso,la Pellicola offre anche qualche parte piu' profonda anche se risulta spesso un Lavoro di non facile assimilazione.voto.6.
commento di chribio1Luigi Pirandello ha una scrittura piacevole e scorrevole invece questo film fa passare la voglia di leggerlo
commento di Andrea Vincenti