Regia di Phyllida Lloyd vedi scheda film
"See that girl, watch that scene, dig in the Dancing Queen", queste parole mi risuonano nella testa come un piacevole martello, non mi abbandonano più. Ma andiamo con ordine. In principio...c'era un trailer invadente che annunciava un lezioso e romantico musical ispirato all'universo sonoro degli Abba: quel trailer martellante tendeva a dissuadermi dalla visione, film troppo leggero, si direbbe un film "per signorine", e poi -dettaglio non trascurabile- esiste uno scarso feeling fra il sottoscritto e il musical inteso come genere cinematografico. E non era sufficiente a farmi cambiare idea il fatto che gli Abba con le loro canzoni pop siano sempre stati una mia vecchia passione: no, la visione di questo film non era nei miei programmi. Ma una situazione contingente ha contribuito a modificare la mia decisione; molto semplicemente, qualche sera fa mi è capitato di trovarmi all'ingresso di una multisala con una triplice opzione: 1) il nuovo film di Spike Lee, che mi interessava primariamente ma, a causa della eccessiva lunghezza, avrebbe intralciato i miei progetti per la prosecuzione della serata 2) il nuovo film con Adam Sandler, in cui ravvisavo giusto un paio di insulti all'intelligenza umana 3) dunque non mi restava che QUESTO film. Mi son fatto coraggio e mi son detto "Vabbè, mi cuccherò qualche balletto e qualche siparietto canterino, però dài, in fondo gli Abba non mi dispiacciono, dunque proviamo...". Ed è stata una decisione -ora posso affermarlo- felicissima. Il film è dominato da uno spirito leggero amabilissimo, un piccolo capolavoro di ritmo, allegria, musicalità, una pellicola fra le più azzeccate in ambito musical. Bisogna anche dire che quest'opera non nasce dal nulla, ma è la trasposizione sullo schermo di un musical che impazza a Broadway dal 2001 e dunque si avvale di un meccanismo narrativo oliato al massimo, oltre che di una location da sogno, che nel film viene valorizzata come merita: un'isola greca di una bellezza che toglie il fiato, con panorami così incredibilmente belli da regalare agli occhi emozioni indescrivibili. L'operazione che sta alla base di tutto è analoga a quella compiuta per "Across the Universe" sui testi dei Beatles. Dunque si presuppone un lavoro complesso e certosino di analisi del repertorio degli Abba, elaborato in modo tale da costruirvi attorno una storia. D'accordo, parliamo di materiale meno nobile e complesso di quello dei Beatles, ma si tratta comunque di un'operazione impegnativa e non facile. La trama è ormai nota, vista anche l'attitudine esplicativa del frequentissimo trailer: la giovane figlia di una donna, giunta alle soglie del matrimonio, desidera conoscere il volto del proprio padre, ma il problema è che nel periodo "incriminato" la madre ebbe tre relazioni con tre uomini diversi. Allora la ragazza -ad insaputa della madre- convoca alla cerimonia di nozze tutti e tre i "papabili", e ciò scatenerà tutta una serie di intrighi e schermaglie che vanno ad alimentare con estrema brillantezza una commedia molto divertente ma non esente da un seducente retrogusto malinconico e nostalgico. Dunque i punti a favore di questo film -a parte l'ottimo cast di cui parlerò più avanti- sono essenzialmente due: la location (lo ripeto: pazzescamente bella, una vera gioia per gli occhi) e poi...loro, un gruppo entrato nel mito, gli Abba. Costoro rappresentano in ambito musicale moderno, un autentico fenomeno, in quanto autori di un pop praticamente perfetto, capaci di costruire canzoni talmente gradevolmente incisive da entrare stabilmente nella cultura e nell'immaginario popolare: e ci deve essere qualcosa di davvero magico se quelle "canzoncine" se le porta dentro da sempre anche uno come me che abitualmente ascolta ben altri generi musicali, dall'indie al rock'n'roll, dal garage al blues, proprio tutto un altro pianeta. Dominatrice assoluta è -ovviamente- una strepitosa Meryl Streep, attrice ormai star conclamata con due Oscar all'attivo, e professionista magnifica. A parte lo spirito vivacissimo che la anima e che pare ringiovanirla (in questo film non sta mai ferma!) se scorriamo il suo curriculum troviamo una galleria talmente variegata di personaggi da far impressione: da "Silkwood" al "Cacciatore", da Woody Allen all' ultimo Altman. Poi da segnalare i suoi tre compagni "d'amore" nella pellicola: Stellan Skarsgard (attore che non conoscevo, ma che mi è parso in ottima forma), Colin Firth e Pierce Brosnan misurati ed efficacissimi nonchè autoironici, e comunque due attori che ho sempre apprezzato. Una segnalazione anche per la buffa ed incontenibile Julie Walters. Riguardo al cast, vorrei riportare un'impressione che non ho avuto soltanto io: si ha la percezione che gli attori si siano divertiti davvero nel cimentarsi in un'opera così briosa e travolgente, probabilmente contagiati da un set che favoriva un clima generale di allegria. Con ogni probabilità è un film destinato, negli anni a venire, ad essere dimenticato, proprio per quell'euforica leggerezza che ne avvolge tutto il progetto, ma il risultato immediato è talmente all'insegna del brio e di una romantica effervescenza, da meritare ben più di una semplice segnalazione. In altri termini: non è sicuramente un capolavoro, ma è divertente e coinvolgente, dunque godiamocelo senza star troppo a pensare.
PS: si consiglia a volte "non alzatevi sui titoli di coda", stavolta è un imperativo: vi perdereste la cosa forse più gustosa di tutto il film!
Voto: 8
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