Un uomo parla da solo di notte, un padre ritiene il corpo della figlia disgustoso ma provocante, un cameriere esplora lo stomaco di un enorme pesce, una fortuna finisce divorata da un tritacarte...
Note
Una serie di fatti e personaggi bizzarri, quando non surreali, si intrecciano in una Budapest che pare dissolversi nella nebbia.
Opera d’esordio interessante per il regista ungherese dell’accattivante Womb del 2010, uscito velocemente nelle sale non molti mesi addietro. Fliegauf riprende il volto e poco altro di alcuni personaggi slegati tra di loro, alle prese con problematiche o situazioni curiose e/o stravaganti legate alla quotidianità o comunque corollario di una vita ordinaria di lavoro o di normali momenti di… leggi tutto
Benedek Fliegauf pone sotto l'obiettivo i "piccoli orrori" della normalità: i mostri che popolano gli spazi mentali nascosti, e che emergono solo nell'intimità. I dialoghi, in questo film, hanno il tono giaculatorio di una confessione, un'implorazione, un'accusa, in cui le parole escono tutte di fila, come nel flusso inarrestabile di una libera associazione. In questa "foresta" il rumore… leggi tutto
Opera d’esordio interessante per il regista ungherese dell’accattivante Womb del 2010, uscito velocemente nelle sale non molti mesi addietro.
Fliegauf riprende il volto e poco altro di alcuni personaggi slegati tra di loro, alle prese con problematiche o situazioni curiose e/o stravaganti legate alla quotidianità o comunque corollario di una vita ordinaria di lavoro o di…
Opera d’esordio interessante per il regista ungherese dell’accattivante Womb del 2010, uscito velocemente nelle sale non molti mesi addietro. Fliegauf riprende il volto e poco altro di alcuni personaggi slegati tra di loro, alle prese con problematiche o situazioni curiose e/o stravaganti legate alla quotidianità o comunque corollario di una vita ordinaria di lavoro o di normali momenti di…
Benedek Fliegauf pone sotto l'obiettivo i "piccoli orrori" della normalità: i mostri che popolano gli spazi mentali nascosti, e che emergono solo nell'intimità. I dialoghi, in questo film, hanno il tono giaculatorio di una confessione, un'implorazione, un'accusa, in cui le parole escono tutte di fila, come nel flusso inarrestabile di una libera associazione. In questa "foresta" il rumore…
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